Mi riferisco a An Education di Lone Scherfig.
Ecco la recensione [ATTENZIONE: immagini SPOILER. Scorrere in basso]:
An Education di Lone Scherfig del
2009. Con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina, Cara
Seymour, Dominic Cooper, Rosamund Pike, Emma Thompson, Olivia
Williams, Sally Hawkins, Matthew Beard. (95 min. ca.)
1961, provincia londinese.
Jenny Mellor (Mulligan) è una sedicenne molto carina e dedita agli
studi, tanto che già pensa di andare a Oxford. Ma è anche una
sognatrice, ama l'arte, la musica, la Francia, soltanto che suo padre
Jack (Molina) la tiene un po' al guinzaglio, preoccupato soprattutto
di rientrare nelle spese. Tutto cambia quando incontra David
(Sarsgaard) un trentenne libero, che si guadagna da vivere
misteriosamente e le fa conoscere i piaceri della vita mondana,
portandola a sentire concerti, nei locali alla moda e addirittura a
Parigi. Si innamorano, col benestare della famiglia di lei che
addirittura decide di lasciare gli studi. Sarà una cosa passeggera?
Film drammatico/sentimentale di formazione sceneggiato dallo
scrittore Nick Hornby (il recente Brooklyn* è sulla
stessa scia. Per i toni ovviamente, non per la storia) - e basato
sulle memorie della giornalista britannica Lynn Barber - molto
delicato e d'atmosfera.
La storia di questa ragazza che non vuole
altro che crescere in fretta, ma che poi finisce per cercare di
riappropriarsi quel che resta della propria ingenuità e giovinezza
(anzi, proprio della sua vita) commuove sinceramente e coinvolge con
colpi di scena improvvisi che sorprendono lo spettatore allo stesso
modo della protagonista. Si parteggia per lei, che viene sedotta da
questo affascinante trentenne, illudendosi che le possa dare la
felicità.
Carey Mulligan è perfetta. Non sedicenne come il suo
personaggio ma comunque giovanissima, riesce a dargli molte sfumature
con la sua espressività e il suo talento naturale nel pronunciare le
battute. Un debutto come protagonista notevole, una performance
sentita e tenera (nomination all'Oscar meritata). Peter Sarsgaard che
qui interpreta un ruolo quasi simile - ma al contrario - a quello che
avrà quattro anni dopo in Blue Jasmine* di Woody Allen
(c'è anche Sally Hawkins. Sembra quasi non sia un caso, dato che la
trama per alcuni versi ha alcuni punti in comune) è sfacciato, ha il
piglio giusto. Ottimi anche gli altri comprimari quali Alfred Molina,
Cara Seymour, Rosamund Pike sempre in forma. Sorta di cameo per Emma
Thompson che interpreta il ruolo della severa preside (ma al contempo
simpatica) della scuola di Jenny: lei e la Mulligan avranno due
bellissime scene di litigio (c'è da ammettere che quest'ultima le
tiene testa senza problemi).
I dialoghi sono brillanti, soprattutto
all'inizio, quando i toni sono più da commedia per teenager. Con la
maturazione della protagonista e il cambio di registro, anche quelli
si fanno più essenziali e criptici.
Ben diretto da una mano
femminile di carattere, ha una bella fotografia, bei costumi,
ambienti suggestivi e dà una bella visione dell'epoca e
dell'importanza che gli inglesi danno appunto alla buona educazione
borghese (che tuttavia qui non viene denigrata. Viene soltanto messa
in discussione l'inflessibilità e la rigidità, anche
dell'educazione familiare - con i genitori che a volte, senza
volerlo, creano più danni dei figli - mostrando altresì quanto sia
importante).
Un film che non cade mai né nel cattivo gusto
nonostante tratti dei temi delicati (la perdita della verginità ad
esempio, la differenza d'età importante tra i due amanti) - perciò
è ben integrato nel clima in cui è immerso - né nel ricattatorio,
riuscendo a far sorridere e a coinvolgere.
Il ritmo è sempre costante:
anzi, cresce mano a mano che va avanti la vicenda, tutti gli
ingredienti sono ben dosati ed è privo di prolissità.
Davvero
ottimo, con un retrogusto dolceamaro e malinconico che stuzzica e fa
riflettere (la simbiosi tra sceneggiatura e regia è perfetta).
Da
vedere assolutamente. Consigliatissimo.
*Mie recensioni
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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Bello. Secondo me il tema principale è, come da titolo, il quesito: a che serve avere una buona educazione? La protagonista è sballottata tra le opinioni poco convincenti di padre, direttrice, amante. Fortuna che un'insegnante (Olivia Williams) la mette sulla strada giusta.
RispondiEliminaHo visto solo adesso il tuo commento, accidenti!
EliminaHai davvero ragione.
Mi ha fatto riflettere molto e sì, ha senso questa tua chiave di lettura.