Mi riferisco a Jackie di Pablo Larraín.
Ecco la recensione:
Jackie di Pablo Larraín del
2016. Con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Billy
Crudup, John Hurt, Max Casella, Beth Grant, John Carroll Lynch,
Sunnie Pelant. (95 min. ca.)
Le ore e i giorni di Jacqueline Kennedy (Portman),
dopo la morte del marito e presidente degli Stati Uniti John F.
Kennedy, alle prese con i preparativi del funerale, l'elaborazione
del lutto, i dubbi sulla fede.
Film biografico inconsueto.
Molto
pacato, ovattato, quasi irreale e sospeso nel tempo.
È palesemente
tutto finto. I toni sembrano distaccati, distanti, eppure la figura
di Jackie, per l'appunto, come donna, è descritta con molta dignità: è innanzitutto una donna che ha perso il marito, che però deve
farsi carico anche dell'esposizione mediatica, del mantenere
salvaguardati i figli.
Il cast fa un buon lavoro, ma, nonostante la
sua bravura, Natalie Portman non pare mai in parte. Rende bene l'idea
di una persona composta, eppure sembra acerba, poco coinvolta. Solo
verso la fine sembra essere più convincente. Nomination all'Oscar
meritata? Più incisivi gli altri attori (Greta Gerwig è piacevole
sempre e comunque). Anche John Hurt - nella sua ultima
interpretazione, purtroppo, nei panni del prete "confessore".
Particolarissimo, ben girato, con un montaggio efficace e una colonna
sonora altrettanto stramba (candidata ad una statuetta).
Da vedere. Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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