Mi riferisco a Moonlight di Barry Jenkins.
Ecco la recensione:
Moonlight di Barry Jenkins del
2016. Con Trevante Rhodes, Janelle Monáe, Naomie Harris, André
Holland, Mahershala Ali, Ashton Sanders, Jharrel Jerome. (111 min. ca.)
La storia di
Chiron, un afroamericano deriso da tutti fin da piccolo per una sua
presunta omosessualità e con una madre tossicodipendente. Cresciuto
da uno dei boss del luogo (Miami), Chiron impara a farsi strada, ma
rimane sempre in fondo in fondo se stesso.
Film candidato addirittura
ad otto Oscar che in realtà non è nulla di che ed anzi, appare
pretenzioso. Diviso in capitoli, è una specie di autobiografia del
regista.
Le vicende vengono tirate per le lunghe (con tempi dilatati) e sembrano imbastite
per creare un certo sensazionalismo.
Qualcosa funziona: la fotografia
ad esempio, elemento importantissimo per caratterizzare i personaggi,
le varie scene. Oppure alcuni momenti fondamentali per la crescita
degli stessi. La scena della tavola calda verso l'epilogo è molto
intensa e ben recitata.
Il finale invece risulta un po' stucchevole,
d'effetto.
Anche il cast è un po' altalenante. Se Trevante Rodes,
André Hollande e Naomie Harris sono in parte, altri del folto gruppo
dimostrano tutta la loro inesperienza.
Un film piuttosto
affascinante, dalle belle atmosfere ma che sembra voler essere
alternativo/indie, apparendo bensì finto.
Anche questo è nella rosa
degli “acchiappa-Oscar” e “quota black”.
Da vedere per
curiosità. Consigliato a metà.
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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