mercoledì 25 gennaio 2017

ANTEPRIMA #Oscar2017 #AcademyAwards2017 - Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan, dramma intenso e struggente ma al contempo pacato, quasi glaciale e tagliente. Cast in parte (Casey Affleck potrebbe strappare - quasi sicuramente - la statuetta a Ryan Gosling per La La Land). Inconsueto e toccante

Oggi vi voglio parlare di un film che uscirà tra poco nelle sale. Un film drammatico intenso scritto, diretto ed interpretato benissimo (che potrebbe strappare più statuette al favorito La La Land*, ad esempio quella per il Miglior Attore Protagonista e la Migliore Sceneggiatura.
Mi riferisco a Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan.
Ecco la recensione:






Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan del 2016. Con Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedges, Gretchen Mol, Tate Donovan, Kara Hayward, Matthew Broderick, Heather Burns, Erica McDermott. (135 min. ca.)
Lee Chandler (Affleck) è un idraulico tuttofare. Dovrà ritornare nella sua città natale, Machester-by-the-Sea, nel Massachusetts, per la morte di suo fratello Joe (Chandler). Scoprirà di essere diventato il tutore di suo nipote Patrick (Hedges). Ma lui stesso deve ancora superare un trauma e una colpa che si porta sulle spalle. 







Film drammatico dalla trama semplice ma efficace. 
Interessante lo stile della costruzione narrativa, molto frammentata (con improvvisi flashback).
Lonergan, sceneggiatore di Terapia e pallottole, Un boss sotto stress, ma anche Gangs of New York, dimostra di trovarsi a suo agio anche con la regia. 
Una regia mai invadente, molto pulita, funzionale e rigorosa per raccontare il rimorso di un padre e la redenzione di uno zio nella persona di Lee Chandler. 
La freddezza che si percepisce fin dall'inizio e che potrebbe far irrigidire, è coerente con l'ambiente glaciale e "sperduto". 
Il cast è molto in parte. Casey Affleck (che probabilmente vincerà l'Oscar come Miglior Attore) non è mai stato così bravo nel ruolo di una persona mite e devastata da un dolore più grande di lui. Bravissimo anche Lucas Hedges ma un po' anonimo (nomination anche per lui). Michelle Williams, anche lei nominata come Miglior Attrice Non protagonista, appare sì e no per cinque minuti, ma la sua performance è incisiva e la scena nella sua semplicità è realmente toccante, emotivamente straziante. Gradito (ma breve) ritorno di Matthew Broderick. 
Interessante anche l'uso della colonna sonora che in alcuni casi sovrasta le immagini e i dialoghi con un effetto straniante e particolare (soprattutto per quanto riguarda l'Adagio in sol minore di Albinoni utilizzato nella scena clou). 
Delicato, pacato ma intenso (talvolta anche crudo per situazioni e dialoghi taglienti eppure così realistici), struggente ma al contempo misurato, equilibrato. E di una tristezza devastante che penetra nelle ossa e non lascia lo spettatore neanche dopo ore dalla visione. I tempi dilatati e riflessivi accentuano questa percezione al limite del depressivo. 
Il finale aperto ma che lascia intravedere qualche speranza è comunque malinconico, di una tenerezza mai urlata. 
Lutto, morte, famiglia, c'è tutto.
Un film con dignità: come quella dei personaggi. Così normali, "perdenti", sfortunati e soli, ma veri. Nonostante la scelta di utilizzo dei brani di cui sopra possa mettere in guardia sulla furbizia dell'opera, non lo è. O almeno, sembra realmente sentita. 
Da vedere (quando si è dell'umore, per carità). Consigliato. 
(Sei nomination all'Oscar, tra cui, oltre a quelle menzionate, anche quelle per Miglior Film e Miglior Sceneggiatura Originale).

*Mia recensione
Voto: ***1/2






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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2 commenti:

  1. hai preso una p nel titolo.
    intanto mi sono segnato il film :)

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  2. Uh, grazie mille! ;)

    Sì, ecco, questo è un film inaspettatamente bello!

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