domenica 17 aprile 2016

Oscar e Lucinda di Gillian Armstrong, film drammatico/sentimentale dalla regia e sceneggiatura poco ispirate. Bravi i due protagonisti Joseph Fiennes e l'allora sconosciuta Cate Blanchett, ma non basta

Oggi vi voglio parlare di un film di un po' di anni fa. Un film drammatico con due bravi protagonisti ma mal gestito.
Mi riferisco ad Oscar e Lucinda di Gillian Armstrong.
Ecco la recensione:





Oscar e Lucinda (Oscar and Lucinda) di Gillian Armstrong del 1997. Con Ralph Fiennes, Cate Blanchett, Bille Brown, Ciarán Hinds, Richard Roxburgh, Clive Russell, Tom Wilkinson. (126 min. ca.)
Australia, 1948. Oscar Hopkins (Fiennes) è un giovane che vuole seguire la sua vocazione come padre anglicano, Lucinda Leplastrier (Blanchett) è una ricca ereditiera proprietaria di alcune vetrerie. Quest'ultima si è affezionata al Reverendo Dennis Hasset (Hinds). Sia Oscar che Lucinda danno scandalo inoltre per il loro vizio d'azzardo. Vizio che li farà avvicinare. Insieme, dopo varie vicissitudini, avranno la malsana idea di realizzare una chiesa di vetro proprio per Hasset. 

















Dramma/sentimentale tratto dal romanzo omonimo di Peter Carey. 
Gillian Armstrong non riesce a gestire la trama che risulta alquanto difficile da seguire: certi passaggi sono confusi. 
Probabilmente è anche colpa della selezione delle scene in fase di montaggio e ovviamente della sceneggiatura poco ispirata. 
Coglie però il lato piuttosto surreale e bizzarro della vicenda, nonché la stranezza degli stessi protagonisti. 
Gli attori sono bravi. Ralph Fiennes interpreta - dopo ruoli da duro o da cattivo - un personaggio mansueto, timido, perfino irritante nella sua ingenuità, in modo brillante. Cate Blanchett riesce a tenergli testa nonostante fosse allora pressoché sconosciuta e gioca in casa, nella sua Australia (ecco il perché della sua scelta, oltre che per la bravura): già si vedeva il talento e il carisma innato. In parte anche gli altri anche se appaiono per poco. 
Un film che si limita a raccontare la storia di due illusi e idealisti che alla fine risultano dei veri e propri perdenti. 
Involontariamente ridicolo, enfatico e ampolloso (è proprio il caso di dirlo), le uniche cose che possono affascinare sono i due attori principali, i costumi e l'ambientazione. 
Tutto il resto è molto, molto debole (persino la colonna sonora di Thomas Newman). 
Da vedere solo ed esclusivamente per curiosità. Sconsigliato.


Voto: *1/2/**






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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