Mi riferisco a Una lunga domenica di passioni di Jean-Pierre Jeunet.
Ecco la recensione:
Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fiançailles) di
Jean-Pierre Jeunet del 2004. Con Audrey Tautou, Gaspard Ulliel,
Dominique Pinon, Clovis Cornillac, Marion Cotillard, Jodie Foster.
(134 min. ca.)
Mathilde (Tautou), ragazza rimasta zoppa per la poliomielite, durante
e dopo la prima guerra mondiale, cerca notizie del suo fidanzato
partito per il fronte (Ulliel) e non si arrende anche se le viene
detto più volte che probabilmente è morto e se gli indizi che
raccoglie anche da un'altra donna che si è vendicata della morte del
suo uomo e di altri compagni uccidenti degli ufficiali (Cotillard)
non sono incoraggianti. Riuscirà a ritrovarlo anche se affetto da
amnesia.
Film contro le brutture della guerra raccontato con lo stile
consueto del regista de Il favoloso mondo di Amélie:
perciò bizzarro, strano, con molto senso dell'umorismo e poetico.
Riesce ad attrarre per per la sua semplicità e per l'abilità del
regista (anche sceneggiatore) di fondere
vari generi e nel destreggiarsi in una trama più complicata di
quanto si può immaginare.
Scene di trincea, in campagna con una
bella fotografia che vira sul giallo quando si vede la protagonista e
fredda (sul grigio/azzurro) durante i flashback della guerra.
Brava e
tenera la Tautou (un po' "Amélie" ma in modo più contenuto),
simpatici e in parte gli altri personaggi (appare, in poche scene
anche Jodie Foster!).
Musiche di Badalamenti (che si rifà a quel
tipo di sonorità francesi adatte al contesto).
Pellicola che
potrebbe risultare a volte anche troppo particolare e surreale (potrebbe infastidire anche la tendenza del regista a ripetersi e a fare il verso a se stesso) ma che
prende, coinvolge.
Da vedere. Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento