lunedì 7 luglio 2014

A proposito di Davis, ultimo deludente film dei Coen sulle scialbe vicende di un cantautore altrettanto scialbo. Si salvano la confezione e il lato tecnico (se vogliamo anche il protagonista Oscar Isaac e la colonna sonora): il resto è perdibile

Adesso vi voglio parlare di un film recente che mi ha molto delusa. Avevo sentito e letto critiche negative: speravo si sbagliassero ed invece le confermo.
A proposito di Davis dei Fratelli Coen.
Ecco la recensione:




A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) di Joel e Ethan Coen del 2013. Con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, John Goodman, Garrett Hedlund, F. Murray Abraham, Ethan Phillips, Robin Bartlett, Max Casella. (105 min. ca.) 
1961. Storia dello sfortunato cantante e musicista folk Llewyn Davis (Isaac), ispirata alla vita di Dave Van Ronk, che bazzicava nella New York del Greenwich Village, il quale, messo alle strette, tenta di cambiare la sua esistenza andando rocambolescamente a Chicago per un provino con il produttore Bud Grossman (Abraham). Gli andrà male anche quell'occasione e non potrà neanche ritentare l'arruolamento in marina perché non se lo può permettere (licenza perduta e pochi soldi in tasca). 
























Una serie di eventi negativi (un po' come in A Serious Man) con un gatto rosso che ricorre di frequente e lo accompagna nelle varie tappe, per un film che si svolge come una canzone folk - come è stato detto anche nel dietro le quinte - in maniera circolare dunque. 
Peccato che però la storia non sia interessante perché non è una biografia: le vicende sono accadute davvero ma in modo diverso, con personaggi diversi. Lo spettatore si trova quindi di fronte ad un ibrido. Un bell'ibrido, costruito bene, girato benissimo (in pochi giorni, quarantadue) - seppure abbia avuto un budget piuttosto limitato - ma alla fine vuoto di contenuti e con un finale sbrigativo e poco realistico che stona con il realismo che aveva avuto fino a poco prima. 
La vita dura di un artista, i casi della vita (altro elemento che ricorre nella filmografia coeniana). Vita che boccia LLewys e promuove un giovane che suona nello stesso locale (Bob Dylan). Non è sufficiente. Non bastano i personaggi fuori dagli schemi e volutamente antipatici di Goodman - che interpreta il musicista jazz Roland Turner - della Mulligan (che interpreta la cantante del duo Jim - Timberlake - e Jean, che è andata a letto con Llewys ed è anche rimasta incinta ma non sa chi sia il padre) e in parte di Abraham. Tra l'altro, anche questi vengono abbandonati a se stessi e non sappiamo che fine faranno: non ci viene dato neanche un indizio. 
Strano per i Coen, i quali solitamente sono così minuziosi e precisini nella sceneggiatura. 
Di contro, Oscar Isaac è davvero in gamba nell'interpretare un "signor nessuno": la sua faccia anonima e poco caratteristica è perfetta così come lui è un musicista e cantante convincente. 
Gli altri fanno il loro senza grandi lodi (Goodman e Abraham però sono sempre sopra la media). Molto, molto buona la colonna sonora, bella la fotografia a tratti sbiadita (ottimo l'uso della luce). 
E' una pellicola amara e malinconica. Si ride pochissimo, appena, delle disgrazie del protagonista (il quale a volte risulta addirittura antipatico, per quanto lo si possa capire perché esasperato). 
E' senza dubbio il film minore dei due fratelli. Le altre opere avevano sempre un loro perché pur essendo bizzarre e fuori dagli schemi (anzi, diciamo che è proprio per questo che avevano ragione di esistere). Qui la trama non è avvincente, non si entra mai in empatia con nessuno (pur a volte, ascoltando qualche canzone, ci si possa commuovere). 
Spiace dirlo (la sottoscritta ama i Coen: tutta la loro filmografia in pratica, a parte quest'ultimo) ma è un film inutile. Bella ricostruzione dell'ambiente newyorkese ma si percepisce una superficialità che rende poco convincente tutto l'insieme e fa svanire la suggestione. 
Non si può dire neanche che sia noioso: è proprio scialbo. Un gran peccato. 
Consigliato a metà (non c'entra l'essere amanti della musica folk. La sottoscritta la ama eppure non ho apprezzato la pellicola in sè). 


Voto: **1/2





















Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)

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