Mi sto riferendo a Ogni maledetta domenica di Oliver Stone.
Ecco la recensione:
Ogni maledetta domenica (Any Given Sunday) di Oliver
Stone del 1999. Con Al Pacino, Cameron Diaz, Dennis Quaid, James
Woods, Jamie Foxx, LL Cool J, Matthew Modine, Aaron Eckhart, John C.
McGinley, Ann-Margret, Lela Rochon, Lauren Holly, Jim Brown Bill
Bellamy, Lawrence Taylor, Andrew Bryniarski, Charlton Heston, Oliver
Stone, Elizabeth Berkley. (150 min. ca.)
La vicenda del coach della quadra di
football in crisi Sharks e motivatore Tony D'Amato (Al Pacino) che
deve lottare contro la presidentessa Pagniacci (Diaz) per poter
gestire a modo suo la squadra. Scoprirà il talento del giovane
Willie Beamen (Foxx) e cercherà di far giocare al meglio i veterani
Cap Rooney (Quaid) e Luther (Taylor): entrambi malandati e poco
curati dal Dr. Harvey Mandrake (Woods). Ne uscirà vincitore.
Film
piuttosto convenzionale - come sono convenzionali, più o meno, tutti
i film sportivi - con la parabola del crederci davvero per riuscire e
filosofia (mista a moralismo e retorica) spicciola.
La storia perciò
è molto semplice e banale se si vuole (la sceneggiatura è di Stone
insieme a John Logan), ma cioè che sorprende sono la regia molto
dinamica e il montaggio serrato. Il tutto condito con musica rap e
jazz.
Ovviamente chi va lodato maggiormente è però Al Pacino,
perfetto per il ruolo, che sciorina frasi ad effetto con gran
disinvoltura e sembra quasi crederci. In gamba come al solito, sempre
geniale. Bravi anche gli altri: Foxx e Woods in alcune scene tengono
testa degnamente ad Pacino. Altri invece, come Cameron Diaz,
risultano convincenti soltanto quando non devono scontrarsi con lui.
Ecco, altra cosa pregevole sono i dialoghi, veri e propri botta e
risposta velocissimi e taglienti. In qualche momento pecca un po' di
prolissità. Alla fin fine si ritorna al punto iniziale: niente
di nuovo all'orizzonte, i temi trattati sono sempre gli stessi, la
morale è sempre la stessa, ma la confezione è valida.
Stone (che
ogni tanto compare come cronista) fa un po' il furbo: prende quello
che sa essere caro al pubblico (compresi gli stereotipi) e lo fa suo.
Niente di male, un divertissement si potrebbe dire. Purtroppo però ogni
tanto si ha l'impressione che voglia soltanto mettere in mostra la
sua bravura e i suoi virtuosismi più che realizzare una pellicola
sincera.
Comunque è un film da vedere per curiosità (ma l'avrete
visto tutti, dato che è diventato per Pacino e i suoi discorsi,
istantaneamente già un cult). Consigliato a metà (potrebbe però
annoiare chi non ama il genere e altri lo potrebbero giudicare
un'americanata).
Voto: **1/2 (E sono buona)
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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