venerdì 17 ottobre 2014

Mi manda Picone di Nanni Loy, spaccato sulla vita a Napoli, città che non riesce a ribellarsi alla situazione di degrado (e il film è degli anni '80). Grandissimi i due protagonisti Giancarlo Giannini e Lina Satri, ma tutto il cast è azzeccato. Un film tragicomico che lascia un velo di tristezza. Nel suo piccolo un CULT

Oggi vi voglio parlare di un film italiano di parecchi anni fa che nel suo piccolo è diventato un cult per il tema trattato (purtroppo ancora attuale) e il modo di raccontarlo.
Mi riferisco a Mi manda Picone di Nanni Loy.
Ecco la recensione:





Mi manda Picone di Nanni Loy del 1983. Con Giancarlo Giannini, Lina Sastri, Aldo Giuffrè, Leo Gullotta, Marzio Onorato, Carlo Croccolo, Clelia Rondinella, Carlo Taranto. (122 min. ca.)
Quando il marito Pasquale Picone si dà fuoco durante il Consiglio Comunale di Napoli per essere stato licenziato dall'Italsider, Lucia (Lina Sastri) tenta di seguire invano l'ambulanza. Arrivata all'ospedale, non riesce a trovare il marito. Perciò si mette nelle mani di Salvatore Cannavacciuolo (Giannini), un nullafacente che per vivere si arrangia appostato nell'androne dell'ospedale per aiutare nelle pratiche le persone nella stessa condizione di Lucia, previo pagamento di 1000 lire. Ben presto scoprirà che Picone aveva una seconda vita fatta di traffici loschi e truffe. E che non è neanche morto.

















Film tragicomico che ben descrive la vita a Napoli (negli anni '80 come oggi), città in cui regna la disorganizzazione, il caos burocratico e la malavita per poter raggranellare qualche soldo in più. Complesso, diretto benissimo e scritto altrettanto, ha delle trovate geniali, momenti spassosi, altri amarissimi ed altri ancora un po' stucchevoli.
Bravissimi i due protagonisti. Giannini è perfetto nel ruolo dell'impostore bonaccione, Lina Sastri riesce a non farsi intimidire da Giannini. Gli altri co-protagonisti e caratteristi sono in gamba.
Un film che lascia un velo di tristezza e rabbia per le situazioni drammatiche e incivili di una città meravigliosa abituatasi al degrado e a vivere di espedienti.
Le scene sotterranee con uno dei trafficanti che vive nelle fogne sono - si scusi il gioco di parole - illuminanti.
Le musiche sono composte e dirette da Tullio De Piscopo. La canzone/tema Assaje è cantata dalla stessa Lina Sastri.
Da vedere almeno per curiosità. Consigliato.


Voto: ***







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

1 commento:

  1. Che è un capolavoro. Superlativo il cast, ma la trama è talmente originale da farne un'opera unica, nel suo genere. Appassionante, avvincente, accattivante.

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