domenica 12 giugno 2016

The Walk di Robert Zemeckis, commedia drammatica e biografia del vero funambolo Philippe Petit che è riuscito nell'impresa di traversare le Torri Gemelle (su una fune, per l'appunto). Un omaggio, una storia semplice con morale incorporata, un bravo protagonista

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film di un regista famoso e amatissimo.
Mi riferisco a The Walk di Robert Zemeckis.
Ecco la recensione:





The Walk di Robert Zemeckis del 2015. Con Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon, Clément Sibomy, James Badge Dale, César Domboy, Ben Schwartz, Benedict Samuel, Steve Valentine, Vittorio Rossi, Mizinga Mwinga, Sergio Di Zio. (123 min. ca.)
Philippe Petit (Gordon-Lewitt), un giovane funambolo francese va in America per tentare un'impresa impossibile e suo più grande sogno: percorrere la distanza tra le due Torri Gemelle appena ultimate su una fune (per l'appunto). Insieme alla sua ragazza Annie (Le Bon), al gruppo di amici e ai consigli del suo maestro Papa Rudy (Kingsley), studia il modo per mettere in pratica questa follia. Ovviamente ce la farà e, seppur, fosse una cosa illegale, avrà il rispetto anche dei poliziotti. 














Commedia drammatica tratta dall'autobiografia dello stesso Philip Petit To Reach the Clouds. Alternando momenti più leggeri ad altri di pura tensione, Zemeckis racconta la favola intramontabile e sempre apprezzata di un artista che ce la fa contro tutto e tutti. Con la solita morale del seguire i propri sogni e spingersi oltre i propri limiti. 
Interessante soprattutto per la messa in scena che lascia letteralmente senza fiato. 
È un'esperienza visiva e sensoriale da gustare (certamente in 3D e al cinema sarà stata più soddisfacente). 
Si provano le vertigini e i brividi che sente anche il protagonista. Anzi, più del protagonista, perché lo spettatore è come se vivesse la traversata in tempo reale. Gli effetti speciali (come le scenografie) sono notevoli, utilizzati a dovere. 
E l'omaggio alle Torri Gemelle - perché alla fin fine lo scopo dell'opera è anche questo - è fatto con dolcezza, senza strafare. Una tenerezza che fa ripensare al vecchio Zemeckis. 
Buono il cast. Joseph Gordon-Levitt è credibile (ottimo anche l'accento francese), Ben Kingsley è sempre un sir. Brave le altre spalle. Charlotte Le Bon è carina, ma scialba. 
E infatti arriviamo ai difetti: la storia d'amore, seppur lasciata in disparte e tirata fuori al bisogno, è insignificante e tantino forzata (e nel finale si percepisce maggiormente). Un momento prima Annie è lì a fare il tifo per Philippe con tante moine (senza le scene con le varie dichiarazioni. Telefonatissime), un momento dopo, terminata l'impresa, lo saluta e come se niente fosse e se ne ritorna a Parigi. Bel rapporto. Ecco, sarà anche successo sul serio, ma è irritante da sembrare buttata lì senza convinzione. 
Il resto funziona (anche se alcune gag e battute risultano sgonfie o stucchevoli), ha il ritmo giusto. Anche la colonna sonora del fedele Alan Silvestri sembra un ritorno al passato con quel tocco leggero. 
Un film nostalgico, malinconico dal sapore quasi retrò, in contrapposizione con il lato tecnico modernissimo, che coinvolge e appassiona. 
Un buon film di intrattenimento con qualche microscopica - mi si conceda il termine - caduta. 
Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  
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