Mi riferisco ad Ave, Cesare! di Joel e Ethan Coen.
Ecco la recensione:
Ave, Cesare! (Hail, Caesar!) di Joel e Ethan Coen
del 2015. Con Josh Brolin, George Clooney, Scarlett Johansson,
Christopher Lambert, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Channing Tatum,
Dolph Lundgren, Wayne Knight, Jonah Hill, John Bluthal, Alden
Ehrenreich, Frances McDormand, Alison Pill, Heather Goldenhersh, Max
Baker, Ian Blackman, Geoffrey Cantor, Veronica Osorio, Emily Beecham,
Fred Melamed, Patrick Fischler, Alex Karpovsky, Robert Picardo,
Natasha Bassett, J.R. Horne, David Krumholtz, Fisher Stevens. (106 min. ca.)
Los
Angeles, 1951. Eddie Mannix (Brolin) è un produttore a capo della
Capitol Pictures e fixer per questioni imbarazzanti riguardanti le
star sotto contratto. Tra i "casi" da trattare, due dei più
spinosi sono quello di DeeAnna Moran (Johansson), diva dei film con
le coreografie di nuoto sincronizzato rimasta incinta ma non sposata
e soprattutto quello riguardante Baird Whitlock (Clooney), attore di
punta che sta girando un ambizioso peplum ambientato nell'antica Roma
intitolato "Ave, Cesare!", il quale, proprio durante una
pausa dalle riprese, viene rapito dai comunisti e portato a Malibù
in una villa lussuosa. Lì gli viene fatta una sorta di lavaggio del
cervello. E viene chiesto un riscatto proprio a Mannix.
Commedia
demenziale/surreale molto briosa e simpatica, sorta di dietro le
quinte.
Un omaggio e critica bonaria con un sottotesto pepato,
acutissimo - non per niente gli autori sono i Coen - all'etica degli
studios hollywoodiani negli anni '50 e agli intrighi nel periodo
della "caccia alle streghe" (della famosa "lista
nera") e a quel cinema classico che, privato dei lustrini, era
in gran misura scadente.
Ispirato a persone veramente esistite: le
due gemelle Thora e Thessaly Thacker sono ispirate ovviamente alla
perfida Hedda Hopper.
Visivamente eccezionale, dalla fotografia
brillante che fa il paio con le magnifiche scenografie (per non
parlare dei costumi), ha dei numeri piacevoli.
Uno su tutti: il
balletto di Channing Tatum che per una volta non si prende sul serio
e appare meno imbolsito. Quello, da solo, vale tutta la pellicola. Il
cameo di Frances McDormand nella parte di una montatrice regala più
di una risata.
Il cast è buonissimo. Josh Brolin è un protagonista
azzeccato, ha la faccia e il piglio giusto. Ottimi anche Ralph
Fiennes e George Clooney (che si fa prendere letteralmente a
schiaffi): stralunati e autoironici.
Ed in effetti questa è una
pellicola scanzonata, leggera.
Che probabilmente non sempre funziona
da un punto di vista del ritmo (in alcuni punti, specialmente verso i
tre quarti) si arena un pochino e in certi momenti è complicato da
seguire per via dei dialoghi veloci e della trama contorta.
Il finale
poi lascia un perplessi sul momento poiché arriva di colpo (come nei
vecchi film però, c'è da dire) e sembra poco incisivo rispetto agli
avvenimenti di poco prima.
Tuttavia è un divertissement giostrato da
due professionisti, è piacevole ed è un cinema che fa bene al
cinema. (E comunque, la riunione con i vari preti, rabbini, ecc...
per discutere sulla figura di Cristo nel film in produzione, per
quanto inventata e assurda, pare realistica. Il tema della fede è
sempre presente nella poetica dei due Fratelli). Ottima la colonna
sonora con musiche originali di Carter Burwell.
Da vedere.
Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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