Mi riferisco a The Innocent di John Schlesinger.
Ecco la recensione:
The Innocent di John Schlesinger
del 1993. Con Campbell Scott, Isabella Rossellini, Anthony Hopkins.
(119 min. ca.)
Berlino, metà degli anni '50. Leonard (Scott) un inglese, deve
aiutare gli americani con a capo Bob Glass (Hopkins) a spiare i russi
mediante delle linee sottoterra. L'impresa passerà in secondo piano
quando il giovane si innamorerà di una donna affascinante, Maria
(Rossellini), presto sospettata da Bob di essere una spia, quando
invece la spia è un'altra persona vicina a lei e la situazione
precipiterà.
Spy thriller con un'incursione nello splatter, tratto
dal romanzo omonimo di Ian McEwan (che ne ha curato anche la
sceneggiatura).
Gli ingredienti c'erano tutti: storia interessante,
autore di spicco, regista solitamente affidabile e autore di
capolavori, cast intrigante, eppure il mix è scoppiato.
La vicenda è
mal raccontata, passa da una cosa all'altra senza dare un minimo di
spiegazione, colpa di una regia incerta, senza polso, anonima.
In
compenso vengono sfoderati ogni cliché possibile, tutto appare
freddo, cupo (la fotografia invecchiata crea atmosfera, è vero, ma è
altrettanto incolore). Molte le scene involontariamente ridicole (le
splatter di cui sopra) e altre sono gratuite (quelle di sesso).
L'apice viene raggiunto a tre quarti, quando c'è una citazione
palese e telefonatissima di Casablanca (per fortuna Maria
non aveva il cappello) con il terzo incomodo che porta via la donna
dall'amante e vero amore. Oscena. Per non parlare del finale
stucchevole.
I protagonisti fanno quasi totalmente orrore. Anthony
Hopkins - bisogna ammetterlo (non è il primo caso) - quando non
viene diretto come si deve è pessimo anche soltanto nel pronunciare
due parole in croce. Campbell Scott è scialbo, spaesato. Forse chi
si impegna di più è Isabella Rossellini, che, quando appare per la
prima volta, truccata nello stile degli anni in cui è ambientata la
pellicola, ricorda paurosamente sua madre. Ma più maliziosa. Non
sarebbe così male dunque, non fosse per alcuni momenti imbarazzanti
ai quali ha preso parte: la fisicità c'è. Purtroppo poi, non
essendo giudata come si deve, ha sfoderato forse troppe espressioni
leziose, caricate. Troppe moine per niente. Un film agghiacciante,
finto, un capolavoro di bruttura. Ci si domanda se la regia sia
davvero di Schlesinger o di un "ghost director": sì, c'è
un po' di tensione tipica dei suoi lavori, ma è lontano anni luce
dalla sua capacità sia di coinvolgere che di narrare. La trama è
sfilacciata, poco credibile, il ritmo è altalenante, non c'è
convinzione.
Polpettone sullo sfondo della guerra fredda peggiore
anche de Il sole a mezzanotte (a cui aveva preso parte la
stessa Rossellini. Allora è un vizio!).
Terribile. Un grande buco
nell'acqua. Si salva (parzialmente) soltanto la colonna sonora.
Da
evitare.
Voto: *1/2
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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