Mi riferisco a Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick.
Ecco la recensione:
Il mio grosso grasso matrimonio greco (My Big Fat Greek Wedding)
di Joel Zwick del 2002. Con Nia Vardalos, Michael Constantine, John
Corbett, Lainie Kazan, Andrea Martin, Louis Mandylor, Stavroula
Logothettis, Ian Gomez, Bess Meisler, Gale Zoe Garnett. (95 min. ca.)
Chicago.
Toula Portokalos (Vardalos) è una trentenne di origini greche,
dall'aspetto poco curato e attraente, già considerata da tutti ormai
zitella, ma con la famiglia - soprattutto il padre Kostas
(Constantine) - che fa pressione affinché si trovi un marito e metta
su famiglia. Ma a una condizione: che il suo futuro sposo sia greco.
Toula invece conosce e si innamora di Ian Miller (Corbett),
insegnante di letteratura americano vegetariano e protestante. Un mix
letale che la famiglia farà difficoltà ad accettare, ma i due
saranno determinati a portare avanti il loro rapporto, far andar
d'accordo i loro genitori (totalmente differenti) e a sposarsi.
Commedia (romantica), scritta ed ideata dalla stessa Vardalos (è una
specie di autobiografia), che gioca tutto sul contrasto delle
tradizioni (e sulle differenze culturali), sulla goffaggine dei due protagonisti, sull'esuberanza
dei parenti di lei.
Cliché, gag innocue e già viste (che si protraggono
stancando lo spettatore), una trama fin troppo senza nerbo o
complicazioni (nonostante ciò che potrebbe sembrare) che scorre
liscia senza colpo ferire. Qualche momento divertente c'è ma è
tutto così di maniera, così politicamente corretto e pieno di buoni
sentimenti che il risultato è freddino. Certo, in lingua originale
ci guadagna, ma l'entusiasmo alla sua uscita (tanto da giustificarne
un sequel) era esagerato.
Nia Vardalos è simpatica, ci sa fare ma è
scialba. Forse va meglio John Corbett, una specie di gigante buono
capelluto, ma anche lui non va oltre la simpatia. I genitori di lei
se la cavano meglio: Lainie Kazan ha la fisicità e il piglio giusto,
Michael Constantine è un bravo caratterista. Gli altri stanno nel
gruppo. Si poteva dare più spazio a Ian Gomez (il vero marito della
Vardalos), lui sì un comico davvero bravo, ma che qui viene lasciato
in disparte.
Un film leggero leggero, molto garbato (e privo di
volgarità, bisogna dargliene credito) ma inconsistente. Anche la
regia si limita a riprendere e stop.
Da vedere per curiosità.
Consigliato a metà.
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento