Mi sto riferendo a I pugni in tasca di Marco Bellocchio.
Ecco la recensione:
I pugni in tasca di Marco
Bellocchio del 1964. Con Lou Castel, Paola Pitagora, Marino Masè,
Liliana Gerace, Luigi Troglio. (105 min. ca.)
Storia di una famiglia disgraziata di
Piacenza senza capofamiglia, con la madre cieca, Augusto (Masè), il
figlio più grande e più ambizioso che cerca di uscire di casa,
Giulia (Pitagora) molto immatura e apatica; Leone (Troglio), affetto da
ritardo mentale ed epilessia ed Alessandro (Castel), schizzofrenico
ed epilettico. Proprio quest'ultimo, che non riesce a prendere in
mano la sua vita ma ci soffre, cercherà di eliminare fisicamente
i familiari che gli sembrano d'intralcio.
Ben scritto e ben diretto
(le scene in macchina sono girate molto bene per quegli anni) e con
momenti efficaci (soprattutto quando si sofferma sulla pazzia di
Alessandro, il fulcro della trama), riesce a descrivere il disagio
soltanto utilizzando poche persone, quattro mura e l'ambientazione
piuttosto desolata e lugubre.
Ben recitato soprattutto da Castel, che riesce a
cogliere lo spirito del personaggio.
E' un film che si perde un po'
nel finale e che probabilmente oggi non viene compreso appieno.
Non
per questo però è privo valore. Anzi, a dirla tutta, anche se legato
ad un certo tipo di mentalità e ad un dato periodo, è universale:
potrebbe parlare benissimo di qualche paesino nei nostri giorni. Risulta datato forse
per il bianco e nero (cosa ovvia, scontata, banale da dire), per certe frasi, ma è moderno per il modo in
cui vengono narrate e per l'uso degli attori e della macchina da
presa.
Sembra quasi un film francese della Nouvelle Vague. Musica di Morricone.
Interessante esordio di Bellocchio.
Cult da
vedere.
Voto: ***/***1/2
Qualche scena:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
Molto bello, un capolavoro!molto bravi gli attori, l' ambientazione,e tutto il contesto.
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