Mi riferisco a I segreti di Osage County di John Wells.
Ecco la recensione:
I segreti di Osage County (August: Osage County) di John
Wells del 2013. Con Meryl Streep, Julia Roberts, Ewan McGregor, Chris
Cooper, Abigail Breslin, Benedict Cumberbatch, Juliette Lewis, Margo
Martindale, Julianne Nicholson, Dermot Mulroney, Sam Shepard, Misty
Upham. (130 min. ca.)
Una parte della famiglia Weston si riunisce quando il
capofamiglia Beverly (Shepard) scompare di casa lasciando sola la
moglie Violet malata di cancro e dipendente da farmaci (Streep).
Quando questi viene trovato morto, arrivano anche gli altri parenti
per il funerale e per star vicino a Violet. Tireranno fuori tutti i
loro rancori, litigheranno e verranno a scoprire cose da brividi accadute anni
prima.
Tratto da una pièce teatrale di Tracy Letts,
vincitrice del Premio Pulitzer (che si rifà palesemente alle opere di Eugene O'Neill - Il lungo viaggio verso la notte, ad esempio. Anche lì c'è una madre dipendente. In quel caso dalla morfina - o a Tennessee Williams), è un film corale standard piuttosto
di maniera, pieno di stereotipi e colpi di scena piuttosto telefonati
e stucchevoli che sicuramente funzioneranno a teatro ma
cinematograficamente rendono tutto sopra le righe.
Tuttavia ci sono
dei momenti felici: in bilico tra commedia e dramma, riesce a
coinvolgere e ad emozionare lo spettatore, anche se è tutto creato a
tavolino per far sì che ciò avvenga. E' una pellicola furba, come
sono furbe le scene madri delle due protagoniste. Meryl Streep
recita altrettanto un po' troppo sopra le righe, usando i suoi gesti consueti
come passarsi nervosamente la mano sotto al mento o mordersi il
mignolo o, per quanto riguarda le espressioni facciali, l'alzare
sempre lo sguardo per aria per recitare la parte di chi non ci sta
più con la testa. Oppure la voce bassa e cupa per far capire che sta
prendendo in giro qualcuno. Brava, molto brava come sempre ma finta (come appena detto, è uno dei difetti che si possono riscontrare spesso nella
sua recitazione).
Meglio del solito Julia Roberts, che qui appare -
nonostante tutto - misurata e matura. Bravissimi tutti gli altri a
partire da Chris Cooper. Juliette Lewis è detestabile come al solito
e macchiettistica. Istrionica e convincente invece Margo Martindale. Bella la presenza della bravissima Misty Upham
(Frozen River*) e di Julianne Nicholson che intepreta con
sensibilità il ruolo di una delle tre sorelle Weston (e speriamo
faccia più cinema e il suo talento sia più riconosciuto, se lo
merita, da anni).
Alla fin fine non è un film orrendo come si è
letto in giro, soltanto che sa di già visto, contiene situazioni al
limite del paradosso ed è troppo urlato e il finale è piuttosto
buttato lì dopo un litigio che poteva sfociare in qualcos'altro. Noi
italiani poi abbiamo già visto trame simili in Parenti serpenti o Panni sporchi di Monicelli, dai toni
sempre molto accesi, con familiari che si sputano veleno l'un
l'altro, dalle tematiche simili.
Però è interessante vedere come in
tutte le nazioni il tema degli intrighi familiari appassioni e ispiri
così tante opere (ovviamente in questo discorso sono sprecati ma
tiriamo fuori anche Bergman, Altman e Vinterberg?).
Lontanissimo
dall'essere un capolavoro, è una pellicola che fa il suo lavoro e si
fa guardare. Da vedere per curiosità.
*Mia recensione
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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