domenica 8 giugno 2014

Un sapore di ruggine e ossa di Jacques Audiard. Storia d'amore atipica tra uno spostato e una disabile. Sensibile ed emozionante senza essere patetico. Con due bravissimi protagonisti: la Cotillard in particolare si conferma un'attrice sopraffina

Oggi voglio parlarvi di un film che soltanto all'apparenza è triste ma che nel finale dà speranza e lascia trasparire amore per la vita.
Sto parlando di Un sapore di ruggine e ossa di Jacques Audiard.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, contiene spoiler]:




Un sapore di ruggine e ossa (De rouille et d'os) di Jacques Audiard del 2012. Con Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts. (120 min. ca.9
Francia. L'affascinante Stéphanie (Cotillard) è un'istruttrice di orche al Marineland di Antibes, Ali (Schoenaerts) un buttafuori con un figlio a carico (ma cambierà presto lavoro per diventare una guardia notturna). Si conosceranno durante una rissa in un locale in cui lei è coinvolta. Dopo poco tempo Stéphanie avrà un incidente sul lavoro e le dovranno amputare le gambe e si aggrapperà proprio ad Ali, che con la sua naturalezza e semplicità nell'affrontare le situazioni, ruscirà a farla uscire e a riapprezzare la vita. Diventeranno anche "amanti" occasionali (o una specie di coppia aperta) e lei gli farà per un periodo da "manager" negli incontri clandestini di lotta libera. Successivamente, per dei problemi con la sorella che ospitava lui e Sam, il figlio, Ali parte per Strasburgo non lasciando detto nulla neanche a Stéphanie, anche se dopo un po' ricontatta la sorella per poter tenere un po' il figlio. E' proprio in quel frangente, durante una gita sul ghiaccio che il bambino avrà un incidente. A questo punto, lei prende coraggio e lo chiama. Ali capirà quali sono i suoi veri sentimenti per la ragazza e alla fine ritorneranno insieme come una famiglia e condivideranno le vittorie ormai a livelli alti di lui.










Film di un amore atipico, delicato e algido allo stesso tempo. Ha dei stottotesti da leggere molto profondi sul senso di accettazione di se stessi e degli altri e sulla solitudine. 
Marion Cotillard è fantastica nell'interpretare una persona che prima amava mostrarsi in tutta la sua bellezza e che ora deve camminare con delle protesi (per non parlare del prima). A questo proposito, un plauso anche all'evoluzione della computer grafica che ha permesso all'attrice di girare il tutto normalmente (ovviamente mostrando lo sforzo e il disagio di una persona priva di gambe e in questo l'attrice francese è credibilissima) e poi di modificare il tutto in post-produzione. 
Bravissimo anche Schoenaerts che recita il ruolo di un uomo che appare un po' ingenuo, un po' sbadato, sempre con la testa fra le nuvole, apparentemente superficiale ma alla fin fine migliore degli altri. 
Bellissima pellicola che sa emozionare senza spingere troppo l'acceleratore, senza inutili patetismi e gratuità. 
Da vedere assolutamente (quando si è in vena. Anche se in effetti dà un messaggio positivo sul modo di prendere la vita). Consigliatissimo.


Voto: ***








Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)  

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