lunedì 16 giugno 2014

CULT cinema italiano: I pugni in tasca, opera prima di Marco Bellocchio che racconta la storia di una famiglia digraziata in un'Italia pre-contestazione sessantottina. Con un grande Lou Castel

Oggi vi voglio parlare di un film durissimo. L'esordio alla regia di un lungometraggio di un grande regista italiano.
Mi sto riferendo a I pugni in tasca di Marco Bellocchio.
Ecco la recensione:




I pugni in tasca di Marco Bellocchio del 1964. Con Lou Castel, Paola Pitagora, Marino Masè, Liliana Gerace, Luigi Troglio. (105 min. ca.)
Storia di una famiglia disgraziata di Piacenza senza capofamiglia, con la madre cieca, Augusto (Masè), il figlio più grande e più ambizioso che cerca di uscire di casa, Giulia (Pitagora) molto immatura e apatica; Leone (Troglio), affetto da ritardo mentale ed epilessia ed Alessandro (Castel), schizzofrenico ed epilettico. Proprio quest'ultimo, che non riesce a prendere in mano la sua vita ma ci soffre, cercherà di eliminare fisicamente i familiari che gli sembrano d'intralcio. 



















Ben scritto e ben diretto (le scene in macchina sono girate molto bene per quegli anni) e con momenti efficaci (soprattutto quando si sofferma sulla pazzia di Alessandro, il fulcro della trama), riesce a descrivere il disagio soltanto utilizzando poche persone, quattro mura e l'ambientazione piuttosto desolata e lugubre. 
Ben recitato soprattutto da Castel, che riesce a cogliere lo spirito del personaggio. 
E' un film che si perde un po' nel finale e che probabilmente oggi non viene compreso appieno. 
Non per questo però è privo valore. Anzi, a dirla tutta, anche se legato ad un certo tipo di mentalità e ad un dato periodo, è universale: potrebbe parlare benissimo di qualche paesino nei nostri giorni. Risulta datato forse per il bianco e nero (cosa ovvia, scontata, banale da dire), per certe frasi, ma è moderno per il modo in cui vengono narrate e per l'uso degli attori e della macchina da presa. 
Sembra quasi un film francese della Nouvelle Vague. Musica di Morricone.
Interessante esordio di Bellocchio. 
Cult da vedere. 


Voto: ***/***1/2
















Qualche scena:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?









Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)  

1 commento:

  1. Molto bello, un capolavoro!molto bravi gli attori, l' ambientazione,e tutto il contesto.

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