Mi riferisco a La signora di mezzanotte di Mitchell Leisen.
Ecco la recensione:
La signora di mezzanotte (Midnight) di
Mitchell Leisen del 1939. Con Claudette Colbert, Don Ameche, John
Barrymore, Francis Lederer, Mary Astor, Elaine Barrie, Hedda Hopper,
Rex O'Malley, Monty Woolley. (94 min. ca.)
Eve Peabody (Colbert) è una show girl
americana arrivata in fretta e furia a Parigi senza un soldo. Sarà
dapprima aiutata da un tassista ungherese, Tibor Czerny (Ameche).
Dopodiché si imbucherà con un invito "falso" - e sotto
falso nome - ad una festa privata facendo la conoscenza di una
famiglia ricca portandone lo scompiglio pur volendo essere complice
del padrone di casa Georges Flammarion (Barrymore).
Commedia
sofisticata/degli equivoci briosa e complessa nel suo svolgimento che
scorre liscia come l'olio grazie alla sceneggiatura di Charles
Brackett e nientepopodimeno che Billy Wilder.
La mano di quest'ultimo si percepisce fin dall'inizio soprattutto per i dialoghi taglienti e intelligentissimi.
Girato benissimo sia negli esterni che negli interni, Leisen riesce a dare all'opera la solidità necessaria per evitare che il tono farsesco faccia sembrare tutto inverosimile. Ogni cosa è studiata, ma altresì fresca, divertente. Le azioni si svolgono velocemente, il ritmo è sostenuto.
E gli attori sono perfetti. Claudette Colbert era sempre fantastica in questi ruoli da donna semplice ma intraprendente: espressiva, simpatica, sta al gioco. Meraviglioso John Barrymore, nei panni di una persona davvero sagace. Don Ameche è un'ottima spalla e sbruffone quanto basta. Anonimo, come dev'essere per la trama, Francis Lederer. Convincente nel ruolo dell'arrogante Mary Astor. E sì, c'è anche l'odiosa Hedda Hopper, che in questo caso regge bene la parte.
Un film piacevole, mai banale per tutti gli snodi narrativi e che fa impallidire le commedie odierne. Un gioiello.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.
La mano di quest'ultimo si percepisce fin dall'inizio soprattutto per i dialoghi taglienti e intelligentissimi.
Girato benissimo sia negli esterni che negli interni, Leisen riesce a dare all'opera la solidità necessaria per evitare che il tono farsesco faccia sembrare tutto inverosimile. Ogni cosa è studiata, ma altresì fresca, divertente. Le azioni si svolgono velocemente, il ritmo è sostenuto.
E gli attori sono perfetti. Claudette Colbert era sempre fantastica in questi ruoli da donna semplice ma intraprendente: espressiva, simpatica, sta al gioco. Meraviglioso John Barrymore, nei panni di una persona davvero sagace. Don Ameche è un'ottima spalla e sbruffone quanto basta. Anonimo, come dev'essere per la trama, Francis Lederer. Convincente nel ruolo dell'arrogante Mary Astor. E sì, c'è anche l'odiosa Hedda Hopper, che in questo caso regge bene la parte.
Un film piacevole, mai banale per tutti gli snodi narrativi e che fa impallidire le commedie odierne. Un gioiello.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ***1/2/****
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento