Mi riferisco a Margherita Gauthier di George Cukor.
Ecco la recensione:
Margherita Gauthier
(Camille) di George Cukor del 1936. Con Greta Garbo, Robert Taylor, Lionel
Barrymore, Elizabeth Allan, Jessie Ralph, Henry Daniell, Lenore
Ulric, Laura Hope Crews. (108 min. ca.)
Marguerite Gauthier (Garbo) è una
cortigiana sull'orlo del fallimento economico e sempre malaticcia.
Rifiuta più volte il ricco Barone de Varville (Daniell) per amore di
Armand (Taylor), un giovane non altrettanto ricco. Il padre di Armand
(Barrymore) andrà a farle visita nella casa di campagna dove i due
soggiornano e la convince a lasciarle il figlio per una questione di
interessi familiari. A quel punto ritorna col Barone. Ma il vero
amore e il destino (la tisi che peggiora) saranno in agguato.
Tratto
dal romanzo La signora delle camelie di Alexandre Dumas
figlio, è un melodramma garbato e intelligente, con il classico
stile di Cukor.
Se il finale è risaputo ed ovviamente tragico, il
resto, soprattutto l'inizio, viene presentato come una commedia degli
equivoci amorosi. Equivoci, incomprensioni, impedimenti che si
faranno via via sempre più pesanti e andranno di pari passo con il
peggiorare della salute di Marguerite.
Ma ciò non impedisce
all'opera di sfoderare umorismo e dialoghi brillanti.
E Cukor, "il
regista delle donne", sa come come dirigere la sua protagonista
(ma in generale tutto il cast). Se la tagline di Ninotchka
diceva: "La Garbo ride", anche qui, tre anni prima - in
particolare nell'incipit - la grande diva svedese ride di gusto. Ha
fascino, carisma, vive il suo personaggio. Davvero struggente,
ironica, misurata (algida? Forse). Bravo anche Robert Taylor:
credibile e mai languido. Ottima Laura Hope Crews nel ruolo della
perfida e pettegola Prudence. Bravissime tutte le altre donne,
compresa Lenore Ulric, la cerca marito Olympe.
Un film coinvolgente,
scritto benissimo, senza punti morti, con un ritmo sempre costante e
che, nonostante la vicenda e la scena madre finale commovente, non
cade mai nel patetismo più spicciolo, rimanendo sempre dignitoso ed
elegante. Ottimo anche l'uso delle luci (a volte provenienti solo da
candele) e ombre.
Un classico da vedere (quando si è dell'umore
adatto). Consigliatissimo.
Voto: ****
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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