Mi riferisco a Io prima di te di Thea Sharrock.
Ecco la recensione:
Io prima di te (Me Before You) di Thea Sharrock
del 2016. Con Emilia Clarke, Sam Claflin, Janet McTeer, Charles
Dance, Brendan Coyle, Jenna Coleman, Matthew Lewis, Ben Lloyd-Hughes,
Vanessa Kirby, Steve Peacocke, Samantha Spiro, Joanna Lumley.
(110 min. ca.)
Provincia inglese. William "Will" Traynor (Claflin) è un
trentunenne affascinante e ricco banchiere, finito in sedia a rotelle
dopo un incidente (è stato investito da una moto). Sua madre assume
per lui una nuova assistente per aiutarlo, ma soprattutto per
tenergli compagnia. Si tratta di Louisa "Lou" Clark
(Clarke), una ventiseienne buffa e chiacchierona. Dopo i primi
momenti di tensione e una sorta di antipatia/attrazione, scatterà
l'amore. Ma Will ha già un piano ben preciso.
Commedia
drammatica/sentimentale e sorta di Quasi amici* in salsa
rosa/romantica - tratta dall'omonimo romanzo di Jojo Moyes - con
l'aggiunta di una tematica pesante e delicata (che è meglio scopra
lo spettatore senza che gli venga rovinata la sorpresa).
È proprio
questa tematica molto delicata a far franare tutto ciò che di buono
c'era stato poco prima. E non perché il lieto fine fosse la cosa più
auspicabile (anzi, probabilmente sarebbe stato scontatissimo), bensì
sono i modi e i toni con i quali questa viene trattata ad essere
superficiali e patetici.
Non è neppure (totalmente) colpa della sceneggiatura
della stessa Moyes, quanto della regia di Thea Sharrock. Insomma, si
è preferito riempire la pellicola di momenti stucchevoli e scene
melense, piuttosto che arrivare al dunque con freddezza, lucidità,
ma soprattutto con onestà.
È un'opera furba, creata apposta per far
commuovere il pubblico sfoderando colpi bassi.
Qualche momento di
ironia è presente per fortuna, ma tutto sembra lezioso, finto,
sempre molto costruito: dalle situazioni ai dialoghi. In quel caso
costruito per strappare la risata, come per obbligare a ridere.
Il
cast è buono. Emilia Clarke e tenera e goffa al punto giusto. Non
fosse che tira fuori sempre la sua espressione da desolata e da pesce
fuor d'acqua e che soprattutto carichi troppo (nonostante in alcuni
casi sia realmente adorabile), abbondando di faccette (con
sopracciglia "mobili" annesse). Sam Claflin ha sempre lo
sguardo di sfida e da snob perciò gli riesce facile. Comunque è
espressivo. Gli altri sono solo spalle.
Ottimi gli ambienti (la
campagna inglese con castelli è ogni volta una soddisfazione per gli
occhi) e la fotografia.
La regia, come detto sopra, sembra poco
dinamica, è piatta. Anche il ritmo ne risente. Un film irritante,
manierato, macchinoso, dal sentimentalismo a buon mercato, che si
salva soltanto per alcune scene simpatiche (il matrimonio della ex di
Will, ad esempio o la cena con i genitori e il fidanzato di Lou).
Il
resto è puro zucchero e, lasciando stare il discorso religioso, i
contenuti e il messaggio che viene mandato non è dei migliori come
potrebbe sembrare, ad un'analisi successiva.
L'uso delle canzonette
che tanto attirano, è la ciliegina sulla torta.
Da vedere solo per
curiosità (in lingua originale, per favore, che l'accento inglese
merita). Consigliato a metà.
*Mia recensione
Voto: **/**1/2 (Sono stata buona)
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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