mercoledì 28 settembre 2016

La ragazza di Nashville di Michael Apted, film biografico che ripercorre la vita della cantautrice country Loretta Lynn dall'adolescenza al successo. Piuttosto convenzionale, con una brava protagonista, Sissy Spacek, vincitrice dell'Oscar per questo ruolo

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film biografico piuttosto piatto, con una brava protagonista.
Mi riferisco a La ragazza di Nashville di Michael Apted.
Ecco la recensione:





La ragazza di Nashville (Coal Miner's Daughter) di Michael Apted del 1980. Con Sissy Spacek, Tommy Lee Jones, Levon Helm, Phyllis Boyens, Beverly D'Angelo, Bob Hannah, William Sanderson. (125 min. ca.)
La storia della cantautrice country Loretta Lynn (Spacek), figlia di un minatore, dall'adolescenza, periodo in cui conosce Doo (Jones) e con il quale si sposa subito (a quattordici anni) e avrà dei bambini. Vita da casalinga insoddisfatta, fino alla scoperta del talento canoro e dalla composizione. E poi il successo... 




















Film biografico che ha per protagonista assoluta una Sissy Spacek immedesimata nel ruolo e che canta veramente. 
Ottimo lavoro anche sull'accento del Kentucky e sul cambiamento da donna abituata alla monotonia a persona con dei doveri verso il pubblico e sempre in tour. Ha vinto l'Oscar. Meritato, ma non del tutto forse, visto che due sue "rivali" erano Gena Rowlands per Una notted'estate (Gloria) e Mary Tyler Moore per Gente comune*, ma qui si parla di una vicenda convenzionale, dell'american way of life che tanto piace all'Academy (e poi il country è un genere molto considerato e la stessa Lynn ha avuto importanza negli Stati Uniti come artista, tanto che Altman cinque anni prima si era ispirato a lei per un personaggio della sua pellicola capolavoro Nashville, per l'appunto). 
La sceneggiatura è funzionale, la regia è molto fluida: riesce a mostrare le varie tappe senza troppe lungaggini e spiegazioni, con le giuste transizioni. Parla di una donna che, nonostante la fama, è sempre rimasta se stessa. 
Uno dei difetti più evidenti è che riesce ad ingranare solo verso la metà e comunque rimane piuttosto piatto. Bella l'ambientazione che mostra la povertà e la semplicità della Lynn e della sua famiglia. Ottima la caratterizzazione del personaggio di Doo, interpretato da un Tommy Lee Jones sempre in forma. Bravina Beverly D'Angelo nel ruolo della cantante Patsy Cline (anche lei esegue davvero dei brani). 
Un film un po' malinconico che lo spettatore può apprezzare - per forza di cose - solo in parte. 
Da vedere per curiosità. Consigliato. (Il titolo originale è anche il titolo della canzone omonima Coal Miner's Daughter che aveva scalato le classifiche nel 1976). 

*Mia recensione
Voto: **1/2 







Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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