domenica 28 febbraio 2016

Viaggio in Inghilterra di Richard Attemborough, film biografico/sentimentale su un breve periodo della vita dello scrittore C. S. Lewis. Periodo in cui ha conosciuto l'unico amore della sua vita. Malinconico, tristissimo, commovente ai massimi livelli. Con due protagonisti perfetti: Anthony Hopkins e Debra Winger

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film biografico/sentimentale diretto da un bravo regista che qui calca un po' troppo la mano. Cast perfetto.
Mi riferisco a Viaggio in Inghilterra di Richard Attemborough.
Ecco la recensione:





Viaggio in Inghilterra (Shadowlands) di Richard Attenborough del 1993. Con Anthony Hopkins, Debra Winger, Joseph Mazzello, Edward Hardwicke, John Wood, Julian Fellowes. (131 min. ca.)
Oxford. C. S. Lewis (Hopkins), lo scrittore famoso il ciclo di romanzi Le cronache di Narnia, è un insegnante di mezza età, conservatore, scapolo - vive con il fratello Warnie (Hardwicke) - ed è un assiduo frequentatore dei circoli culturali. Un giorno si presenta nella sua vita Joy Gresham (Winger), americana moderna, aspirante scrittrice, con il figlio Douglas (Mazzello), grande lettore e suo ammiratore. La donna, per poter rimanere in Inghilterra (ormai ha divorziato dal marito alcolizzato), ormai che sono diventati amici, gli chiede di sposarla. Clive (detto anche Jack), quando la donna si ammalerà di cancro alle ossa, decide di sposarla, questa volta per amore che piano piano lui ha capito di provare, ricambiato. Faranno così un ultimo viaggio in giro per la campagna inglese e scopriranno il significato del vero amore. 



















Film biografico/sentimentale/drammatico (prima era stato un'opera teatrale e successivamente anche uno sceneggiato televisivo) un po' anomalo. La prima parte ha dei tempi dilatati, è piuttosto piatta e fredda, quasi un incipit. 
La seconda metà ha molto più ritmo e c'è un'escalation di emozioni e momenti di sofferenza. 
Gli attori sono bravi. Anthony Hopkins in uno dei ruoli migliori della sua carriera senza dubbio: il suo C. S. Lewis così impacciato, intimorito, ma anche così appassionato e pieno di trasporto verso la donna che ama, è perfetto. Debra Winger però gli ruba la scena: carismatica, dallo sguardo acuto, espressiva, simaptica e - ahimè - sempre bravissima ad interpretare la moribonda (si ricordi Voglia di tenerezza). Davvero in parte. In gamba il piccolo Joseph Mazzello: espressivo anche lui anche nelle scene più drammatiche. C'è anche Julian Fellowes, lo sceneggiatore di Gosford Park e il creatore della serie Downton Abbey in un piccolissimo ruolo. 
Un film girato molto bene, scritto altrettanto, con bei paesaggi, delle belle atmosfere e suggestioni, ma che ha il difetto di sferrare troppi colpi bassi per far commuovere lo spettatore che arriverà ai titoli di coda devastato dal pianto. 
Nonostante ciò ha dei momenti intensi, poetici e profondi (per i temi trattati: vita, morte, fede). Insomma Attemborough sa cosa dire e come dirlo, calcando però un po' troppo la mano. Malinconico, tristissimo, ma coinvolgente (ed è più romanzato e arioso che non una biografia convenzionale. Tra l'altro C. S. Lewis a quanto pare non era una persona così chiusa e solitaria come viene presentata per giustificare il cambiamento avvenuto quando ha realizzato di amare Joy). Impossibile non rimanerne invischiati. Da vedere (quando si è in vena). Consigliato. 


Voto: ***





Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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