Mi riferisco a La grande scommessa di Adam McKay.
Ecco la recensione:
La grande scommessa (The Big Short) di Adam McKay
del 2015. Con Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt,
Melissa Leo, Finn Wittrock, Hamish Linklater, John Magaro, Rafe
Spall, Jeremy Strong, Marisa Tomei, Stanley Wong, Byron Mann, Tracy
Letts, Karen Gillan, Selena Gomez, Margot Robbie, Adepero Oduye, Rudy
Eisenzopf, Rajeey Jacob, Anthony Bourdain, Richard Thaler, Tony
Bentley. (130 min. ca.)
La crisi finanziaria del 2007/2008 vista con gli occhi (e le azioni) di un
gruppo di investitori che scommettono sul crollo dei titoli,
acquistando i Cds.
Film corale solidissimo – tratto dal libro The Big Short: il grande scoperto di Michael Lewis -, con una
sceneggiatura assolutamente a prova di bomba.
Velocissimo, dal
montaggio serrato, dal ritmo forsennato, dai dialoghi taglienti con
umorismo nerd (a volte i personaggi parlano con lo spettatore
guardando in camera), con un ottimo abbinamento delle immagini e
musica. E complesso.
Stratificato, estenuante, difficoltoso da
seguire, alla fine si esce come da una centrifuga restando senza
forze, esattamente come uno dei principali protagonisti, Steve
Carell.
Gli attori sono bravi davvero, sembrano crederci realmente a
quello che stanno pronunciando. Forse spicca Christian Bale che, come
al solito, si trasforma anche fisicamente (e ha anche imparato a suonare la batteria): un vero mostro di attore
(nomination all'Oscar meritata, anche se, per essere corretti, la
vittoria dovrebbe andare a Mark Rylance o a Tom Hardy), ma tutti
fanno la loro con grande impegno (anche i vari camei nei panni di se stessi). Un unico appunto: Brad Pitt viene
considerato co-protagonista quando appare pochissimo.
Interessante,
bizzarro, intenso, con una regia sapiente, di polso, che sa gestire
il tutto con equilibrio. Un vero tour de force avvincente,
appassionante. Chi non è esperto in materia di mercati finanziari o
di economia potrebbe capire poco o niente (Wall Street di
Stone in confronto era una passeggiata), ma il fascino rimane
comunque. L'Oscar come Miglior Film sarebbe meritato? Forse no,
tuttavia è un'opera particolarissima, non semplice esercizio di
stile autocompiaciuto.
Da vedere. Consigliato (se si è in vena).
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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