giovedì 11 febbraio 2016

IN SALA - L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach, film biografico sul famoso sceneggiatore della Hollywood classica sorretto quasi unicamente dal protagonista Bryan Cranston e dall'argomento di per sé interessante

Altra recensione. Un film al cinema da oggi (in pochisse sale. Ed è una vergogna). Un'altra biografia, questa volta su uno sceneggiatore famosissimo della Hollywood classica.
Mi riferisco a L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach.
Ecco la recensione:





L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo) di Jay Roach del 2015. Con Bryan Cranston, Louis C.K., Elle Fanning, John Goodman, Diane Lane, Michael Stuhlbarg, Helen Mirren, Alan Tudyk, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Dean O'Gorman, Stephen Root, David James Elliott, Roger Bart, Peter Mackenzie, John Getz, Christian Berkel, Richard Portnow. (12 min. ca.)
1947 circa, durante la guerra fredda. Dalton Trumbo (Cranston) è uno sceneggiatore di successo. Le sue simpatie politiche comuniste lo fanno includere, come tanti altre figure hollywoodiane, nella famosa (ed infamante) lista nera. Sconterà addirittura anni di prigione e una volta fuori, cercherà di raggirare questo ostruzionismo per poter lavorare. Comincerà a scrivere sotto vari pseudonimi (con i quali vinse due Oscar) sceneggiature di film diventati dei classici come Vacanze Romane o Spartacus. Dopo molto tempo, quella caccia alle streghe finì com'era iniziata. 














Pellicola - tratta dalla biografia Trumbo di Bruce Alexander Cook - dai toni drammatici misti a commedia che racconta degli aneddoti ai più (soprattutto a noi italiani) sconosciuti. 
Sono presenti cose molto sfiziose, ad esempio i documenti dell'epoca a volte integri e originali, a volte ritoccati in CGI con gli attori che interpretano i protagonisti della vicenda. Bel lavoro anche della fotografia (che in una particolare sequenza regala anche l'effetto della pellicola in bianco e nero colorata poi a mano in un secondo momento con tonalità "posticce"). 
Il cast è azzeccato. Bryan Cranston riesce dare al personaggio di Trumbo carisma e vitalità. È espressivo, istrionico ma mai sopra le righe. Un'interpretazione intensa che merita davvero la nomination all'Oscar. Helen Mirren nei panni della perfida e pettegola Hedda Hopper - giornalista di gossip sempre in prima linea anche sul fronte anticomunista - è perfetta come lei sa sempre essere con personaggi austeri e cinici. Bello ritrovare John Goodman nei panni del produttore Frank King (uno dei pochi che credette in Trumbo dopo il periodo in prigione, anche per un suo tornaconto certamente, ma che ha saputo aiutarlo a mettere da parte un po' di quattrini): un uomo forte e impulsivo, un ruolo adatto a lui. Bravo Louis C.K. nel ruolo inventato di Arlen Hird, amico di Trumbo, che ha portato avanti la causa comunista insieme a lui. Diane Lane nella parte della moglie, Elle Fanning nella parte della figlia e gli altri fanno poco, sono solo delle spalle. 
Qualche obiezione per la poca somiglianza di alcuni divi del passato, ma per il resto, la messa in scena è credibile, nonostante si sfiori a volte la macchietta. Il film in sé poi è didascalico, come (quasi) tutte le biografie e ha poco respiro. Inoltre alcune scene che vorrebbero essere ispirate e commoventi, risultano invece telefonate, prive di forza (però è da apprezzare il fatto che le vicende familiari non occupino tanto spazio). 
Tuttavia è un'opera necessaria, un mea culpa doveroso riguardo un periodo increscioso per la società americana (non soltanto nel campo cinematografico), che ha portato alla negazione della libertà. Bastava essere accusati anche soltanto alla lontana di comunismo e si finiva in tribunale a doversi discolpare (o a dichiararsi colpevoli) di chissà quali reati. Una vera e propria persecuzione. 
Un film interessante e tutto sommato piacevole (se non si bada alle pecche registiche), con un protagonista davvero in gamba. Da vedere. Consigliato. 


Voto: **1/2






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento