Mi riferisco a Spectre di Sam Mendes.
Ecco la recensione:
Spectre di Sam Mendes del 2015.
Con Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben
Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Monica Bellucci, Rory Kinnear, Andrew Scott, Jesper Christensen,
Alessandro Cremona, Peppe Lanzetta, Stephanie Sigman, Judi Dench. (148 min. ca.)
Nuovo capitolo
sul famoso Agente 007. James Bond (Craig) questa volta - su messaggio
ricevuto dalla defunta M (Dench) - dovrà provare a sconfiggere
l'organizzazione SPECTRE, con a capo il misterioso (e
vecchia conoscenza dello stesso Bond) Ernst Stavro Blofeld (Waltz).
Pellicola tutta evoluzioni, lotte, inseguimenti, rincorse,
esplosioni, effetti speciali. Nella norma per 007 (soprattutto per
gli ultimi tre film).
Quarta volta per Daniel Craig nei panni di
Bond, seconda volta per il regista Sam Mendes come regista dopo Skyfall*.
Il risultato è un blockbusterone ben
confezionato, con l'azione che si svolge in Messico, a Roma, in
Austria, a Tangeri e infine a Londra.
Gli effetti speciali e l'uso
del computer sono funzionali alla narrazione, anche se a volte
possono sembrare esagerati (ma se non è eccessivo non si tratterebbe
di James Bond, da sempre). Visivamente è impeccabile, purtroppo però
la trama è debole, ancora più debole, se possibile, di Quantum of Solace*. Si siede troppo su quanto già raccontato negli
altri capitoli. Ed è un peccato perché il gruppo di attori
funziona.
A parte il cameo dell'amante per una notte sedotta e
abbandonata interpretata da Monica Bellucci, la bond girl stavolta è
Léa Seydoux, una con carattere, il carisma, la faccia giusta e sì,
è veramente un'attrice con la "a" maiuscola che in questo
caso si prende molto spazio. Cosa che non dispiace. Sarebbe
bravissimo anche Christoph Waltz - anzi, lo sarebbe stato sulla carta
-, peccato che il suo villain sadico funzioni a tratti e non abbia
una caratterizzazione forte come lo era stato per Javier Bardem in Skyfall ad esempio: rimane un po' in ombra, proprio come
viene presentato. Anche Ralph Fiennes si vede poco (e onestamente è
mancata tanto la figura di M.. O, per meglio dire, Judi Dench). Ben
Whishaw nei panni di Q è simpatico, ma anche lui inconsistente. Gli
altri fanno la loro ma senza spiccare. Su Daniel Craig non si discute
(anche se sembrava più annoiato perfino lui, ha la fisicità
giusta).
Un film che poteva dare molto, ma che alla fin fine ha reso
il cinquanta percento delle sue possibilità. Se con Casino Royale* e Skyfall si rimaneva perfino estasiati ed
esaltati alla fine della visione - e durante, certo - qui si capisce
che è stato realizzato una buona pellicola d'azione e stop. Qualche
scena ricca di tensione e che fa sobbalzare c'è (com'era ovvio): ad
esempio la lotta dentro l'elicottero all'inizio (le riprese aeree poi
sono sempre meravigliose) ma manca quel qualcosa, quel guizzo, quel
fascino, quel brio che potevano rendere originale il solito prodotto
scontato, che si guarda perché "è James Bond".
Comunque
da vedere per curiosità. Consigliato a metà. (Anche la canzone Writing's on the Wall tema portante cantata da Sam Smith
è un po' moscia e anonima. Tutto sommato però si merita la
nomination all'Oscar, almeno per la suggestione che riesce a creare
con i titoli di testa).
*Mie recensioni
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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