Mi riferisco a Theeb di Naji Abu Nowar.
Ecco la recensione:
Theeb di Naji Abu Nowar del 2015.
Con Jacir Eid Al-Hwietat, Hussein Salameh Al-Sweilhiyeen, Hassan
Mutlag Al-Maraiyeh, Jack Fox. (100 min. ca.)
Wasi Rum, 1916. Theeb (Al-Hwietat) è un
ragazzino che vive da nomade con il fratello Hussein
(Al-Sweilhiyeen) dopo la morte del padre. Quando arriva nel loro accampamento un uffciale
inglese che chiede aiuto per arrivare ad un pozzo e poi alla Mecca,lo
segue. Soltanto che il gruppo verrà attaccato dai ladri. Solo lui
sopravviverà e dovrà cavarsela da solo. Forse.
Film d'esordio alla
regia di Naji Abu Nowar, molto asciutto, dai ritmi molto dilatati, ma
dal racconto compatto. Non c'è niente di superfluo, tutto è utile
alla costruzione della storia.
Crudo, duro, ciò che sorprende è la
quasi totale mancanza di tenerezza. Theeb non è il solito bambino
che piagnucola: ha paura, ma vuole sopravvivere perciò affronta tutto a sangue freddo, con la
determinazione di un adulto, sapendo addirittura cos'è la vendetta.
Questo è un grande pregio ed elemento particolare di una pellicola
che sembrerebbe simile a tante altre all'apparenza.
Girato benissimo,
con ambientazioni suggestive, assolate e aride, con tante, tantissime
mosche, con degli attori davvero in gamba (a partire dal piccolo
protagonista) ed espressivi, seppur i dialoghi siano pochissimi
(perciò la difficoltà è maggiore). Piccolo film, ma realizzato
bene. In corsa per l'Oscar come Miglior Film Straniero.
Da vedere.
Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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