Mi riferisco a The Illusionist di Neil Burger.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, SPOILER anche per immagini]:
The Illusionist - L'illusionista (The Illusionist) di Neil Burger
del 2006. Con Edward Norton, Paul Giamatti, Jessica Biel, Rufus
Sewell, Eddie Marsan. (110 min. ca.)
Tratta dal racconto breve Eisenheim the
Illusionist di Steven Millhauser (Premio Pulitzer), è la
storia di Eduard Abramovitz che durante l'Impero Austroungarico di
fine 1800, da adolescente comincia a imparare i primi trucchi di magia
attirando così duchessa Sophie von Teschen di cui innamora,
ricambiato, in barba alle regole sociali, fino a quando non vengono
allontanati con la forza. Dopo quindici anni Eduard ha cambiato il
cognome in Eisenheim (Norton) e si esibisce con successo a Vienna.
Proprio lì ritroverà Sophie (Biel) la quale però è promessa sposa
al principe Leopold (Sewell), un uomo sospettoso e senza scrupoli.
Cominceranno una relazione, ma l'ispettore Uhl (Giamatti) fido
sottoposto di Leopold, metterà loro i bastoni tra le ruote. Ma
quest'ultimo sottovaluta le sue capacità illusionistiche...
Il 2006 è stato l'anno dei film che hanno come tema principale la magia (ricordiamo lo sfizioso Scoop di Woody Allen e il capolavoro The Prestige di Christopher Nolan).
Anche
questo è particolare poiché usa la storia d'amore come pretesto per
mettere in scena numeri di magia, sparizioni e soprattutto la "caccia
gatto-topo" fra Eisenheim e l'ispettore.
Suggestive le
ambientazioni, bello l'uso delle luci e degli effetti speciali, in parte gli attori (su tutti in questo caso però
Giamatti), musica incalzante di Philp Glass.
Ciò che però non
convince è la sceneggiatura che rende il finale troppo sfilacciato,
impossibile e/o inspiegabile per essere accettato dallo spettatore. The Prestige aveva il pregio al contrario di sorprendere
fin all'ultimo secondo con una trovata realmente geniale. Qui sembra
invece che venga appiccicata una spiegazione traballante soltanto per
concludere in bellezza senza ahimè funzionare. Ed è un peccato,
perché certe idee sarebbero interessanti ed anche se la storia è
piuttosto convenzionale e i personaggi molto stereotipati, poteva
essere sviluppata decisamente meglio. Parlando e mettendo in scena questo
tipo di argomento tutto dovrebbe essere studiato nei minimi
particolari, dovrebbe essere un puzzle ad incastri, che però viene
di proposito lasciato incompleto, alla fantasia del pubblico
che, contento per il protagonista, ci passa sopra.
Ma alla fin fine
ciò rovina tutto quello che di buono era stato realizzato nella prima parte.
E' un
film riuscito a metà ed un po' sbiadito. Tuttavia non è neanche del
tutto da buttare.
Consigliato altrettanto a metà.
Da vedere per
curiosità e per fare paragoni - è inevitabile - con il vincente sopracitato The
Prestige.
* Mia recensione
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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