Mi riferisco a Ma papà ti manda sola? di Peter Bogdanovich.
Ecco la recensione [Attenzione, SPOILER]:
Ma papà ti manda sola? (What's Up, Doc?) di Peter
Bogdanovich del 1972. Con Barbra Streisand, Ryan O'Neal, Madeline
Kahn, Kenneth Mars, Austin Pendleton, Michael Murphy, Philip Roth,
Sorrell Booke, Stefan Gierasch, Mabel Albertson, Liam Dunn, John
Hillerman, George Morfogen, Graham Jarvis, Randy Quaid, M. Emmet
Walsh. (94 min. ca.)
Il Dr. Howard Bannister (O'Neal), musicologo imbranato, va a
San Francisco con la fidanzata pedante e bruttina Eunice (Kahn) per
partecipare ad un convegno/concorso. Si imbatterà in Judy Maxwell
(Streisand) una ragazza bizzarra, impicciona ma intelligentissima che
si spaccerà per la sua fidanzata, lo travolgerà in una serie di
eventi ma lo aiuterà anche a scappare da aguzzini e brutti ceffi che
li inseguiranno per via di uno scambio di valigie: non una, quattro!
Ovviamente si innamoreranno.
Grande, grandissima pellicola che parte
come un film di spionaggio ma che dopo due minuti si trasforma in una
screwball comedy (e le torte in faccia ci saranno davvero!) con
umorismo slapstick, ispirata palesemente a Susanna! di
Howard Hawks con Katharine Hepburn e Cary Grant (della quale è una specie di remake. I parallellismi
fra Susan e Judy sono evidenti, oltre al pescaggio di alcune
situazioni simili e addirittura della famosissima gag della giacca
strappata) ma anche ai Fratelli Marx, al cinema muto e ai cartoni
animati. E' un film travolgente, pieno di invenzioni, di situazioni
divertentissime, di dialoghi acuti che fanno realmente sbellicare.
Le
scene degli inseguimenti per le strade tortuose o in salita e discesa
di San Francisco sono memorabili, con la Streisand e O'Neil a bordo di
un trabiccolo a pedali (finiranno anche dentro un drago cinese
strappato letteralmente da una parata). A quel punto si ride in
automatico e non ci si si ferma più.
Lo scambio di valigie è
soltanto un pretesto (le scene in albergo sono altrettanto
esilaranti) per realizzare un film comico d'altri tempi, un MacGuffin
(cosa contenevano quei documenti top secret nella prima borsa non ci
è dato saperlo e non importa) ben architettato e montato e ben
diretto (anzi, più che bene, ottimamente) da un Bogdanovich a suo
agio in ogni contesto.
Barbra Streisand è meravigliosa: esasperante
da prendere quasi a sberle ma simpatica e così scaltra e al
contempo così dolce da essere adorabile. Ha tempi comici perfetti,
sa dire le battute bene, è strampalata quanto basta, ha il viso
giusto. Perciò più in parte non potrebbe essere.
O'Neal è anche
lui perfetto nel ruolo del geniaccio con la testa fra le nuvole che
subisce e inanella una serie di catastrofi incredibili. Madeline Kahn
è una Eunice (il nome dice tutto) detestabile e funzionale. Tutti
gli altri, nessuno escluso, fanno la loro.
Trovate geniali (lodi
ovviamente anche alla sceneggiatura dello stesso Bogdanovich) per un
film irresistibile, svitato, pazzo, dal ritmo indiavolato.
Bella la
citazione scherzosa di Love Story (per per cui O'Neal era
diventato famoso due anni prima). Howard a Judy: "[...] Ti
chiedo scusa!". Lei: "Amare vuol dire non dire mai mi
dispiace". Lui: "E' la cosa più cretina che io abbia mai
sentito!".
E' una pellicola che non si può spiegare, ogni
tentativo è riduttivo e non rende neanche minimamente l'idea di
quanto sia simpatica. Solo un regista in gamba come Bogdanovich poteva riprendere certe idee e riproporle senza renderle patetiche o poco divertenti.
Un cult consigliatissimo.
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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