Mi riferisco a Witness - Il testimone di Peter Weir.
Ecco la recensione:
Witness - Il testimone (Witness) di Peter
Weir del 1985. Con Harrison Ford, Kelly McGillis, Josef Sommer, Lukas
Haas, Jan Rubes, Alexander Godunov, Danny Glover, Brent Jennings,
Viggo Mortensen. (112 min. ca.)
Alla morte del marito, Rachel Lapp (McGillis),
Amish, deve trasferirsi da suo padre con il figlioletto Samuel (Haas)
in un altro villaggio. Nei bagni della stazione di Philadelphia
Samuel è testimone di un omicidio da parte del poliziotto corrotto
McFee (Glover). Il detective John Book (Ford) è il primo a parlare
con il bambino e, come scoprirà poco dopo, l'unico a voler far
chiarezza e a voler punire il colpevole. Infatti Book verrà seguito
sia dallo stesso McFee che dal suo capo (anch'egli coinvolto). Ferito
da un colpo di pistola, dovrà rimanere nel villaggio Amish (aveva
riaccompagnato madre e figlio) e mescolarsi con i suoi abitanti
rimanendo sempre all'erta.
Film in bilico tra il thriller e il
sentimentale molto particolare e affascinante per i luoghi e per la
capacità del regista di cogliere le suggestioni di una comunità che
vive senza tecnologia e che tiene fede ai propri principi (come
quelli della non violenza).
Nella parte centrale infatti si concentra
più nel mostrare il processo di ambientamento di Book ed è tutto
giocato sulle differenze dello stile di vita a cui l'uomo dovrà
abituarsi.
La parte romantica è forse la tematica meno convincente
(anche perché è un po' troppo scontato il cliché degli opposti che
si attraggono) mentre invece ciò che funziona è quel senso del
pericolo sempre latente che sfocia poi nel finale molto ritmato e
pieno di tensione.
Lo spettatore sa in anticipo che succederà
qualcosa ed è coinvolto.
Bella la fotografia, buon montaggio, la
sceneggiatura - come detto sopra - è piuttosto esile ma Weir
orchestra il tutto con sapienza.
Harrison Ford è credibile, riesce
con naturalezza a fare il pesce fuor d'acqua ma anche un uomo che
nonostante venga "dalla città" e da un ambiente allo
sbando ha i suoi principi - e cercherà di entrare in punta di
piedi all'interno di quello strano mondo - esattamente come gli Amish
e forse per questo alla fine sarà rispettato e benvoluto. Nomination
all'Oscar meritatissima (Ford non ha mai vinto un Oscar, uno
scandalo! In quel periodo era un attore veramente valido). Kelly
McGillis è piuttosto - anche volutamente - scialba. Il bambino,
Lukas Haas, ha la faccia giusta. Gli altri fanno la loro.
Film meno
banale di quanto si possa pensare, con qualche caduta qua e là ma
con sottotesti interessanti e molte scene riuscite (l'inseguimento
nel mulino ad esempio). Uno dei successi commerciali di quell'anno e
la dimostrazione che si può fare dell'intrattenimento intelligente
dalla parte del pubblico.
Forse un po' sopravvalutato ma da vedere
almeno per curiosità.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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