Mi sto riferendo a Voglio la libertà di Irvin Kershner.
Ecco la recensione:
Voglio la
libertà (Up The Sandbox) di Irvin Kershner del 1972. Con Barbra Streisand,
David Selby. (97 min. ca.)
Margaret Reynolds (Streisand), giovane mamma di due figli e casalinga frustrata, sogna costantemente ad occhi aperti di trovarsi in
situazioni pericolose, esaltanti e femministe. La realtà è diversa
invece: aspetta un altro figlio.
Film particolare e bizzarro (tratto
dal romanzo di Anne Richardson Roiphe) che però non riesce a
decidersi sui toni da usare: è un po' grottesco, un po' satirico,
c'è la critica sociale del ruolo della donna nella società e anche
il finale è un po' amaro.
Ma manca qualcosa. Non convince, non morde
e le provocazioni rimangono fini a se stesse (la scena con Fidel
Castro in realtà ermafrodita per quanto simpatica nel contesto è
imbarazzante. Quella con Margaret che va a sabotare la Statua della
Libertà è carina anche visivamente ma buttata lì. Stessa cosa per
quella con lei che si immagina esploratrice in Africa. Più riuscita la
scena del pranzo in famiglia).
Il problema non è tanto la regia (o
non solo) quanto della sceneggiatura poco solida e confusa.
Troppa
carne sul fuoco per una pellicola che effettivamente per gli anni
trattava temi importanti e delicati come l'aborto - il linguaggio è
piuttosto sboccato - tuttavia non lo ha fatto nel modo giusto.
Barbra
Streisand è bravissima come sempre ma anche la sua performance
risulta appannata. Gli altri non pervenuti.
Un film sicuramente
curioso, con alcune trovate particolari - e altre evitabili e prive
di buon gusto -, ma non indovinato.
Consigliato per i soli fan della
Streisand.
Voto: **
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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