Mi riferisco a Robin Hood di Ridley Scott.
Ecco la recensione:
Robin Hood di Ridley Scott del
2010. Con Russell Crowe, Cate Blanchett, Max von Sydow, William
Hurt, Mark Strong, Oscar Isaac, Danny Huston, Eileen Atkins, Mark
Addy, Matthew Macfadyen, Kevin Durand, Scott Grimes, Alan Doyle,
Douglas Hodge, Léa Seydoux, Jonathan Zaccaï, Robert Pugh, Gerard
McSorley, Denis Menochet, Velibor Topic, Simon McBurney, Bronson
Webb. (136 o 156 min. ca.)
Robin Hood (Crowe), torna a Nottingham per riportare la spada
di Sir Robert Loxley (Hodge), ucciso in un'imboscata, a suo padre
Walter (von Sydow) e alla vedova Lady Marion (Blanchett). Si spaccerà
inizialmente per lui, finirà per aiutare l'armata inglese - con a
capo il Principe Giovanni (Isaac), diventato Re dopo la morte di suo
fratello Riccardo Cuor di Leone (Huston) - contro l'esercito francese
e diventerà il marito di Marian. Ma Giovanni, sentendosi umiliato da
lui, lo dichiarerà un fuorilegge.
Film fantastico/epico/storico/d'avventura, ma
più che altro di azione, ed ennesima versione sulle gesta
dell'amatissimo eroe Robin Hood.
Effetti speciali, molte scene di
guerra (ottima quella finale con la pioggia di frecce che cadono come
proiettili sui corpi) e con un Russell Crowe imbolsito, appesantito,
che sembra ritornare a interpretare Massimo Decimo Meridio de Il Gladiatore* (sempre di Scott) più che l'agile Robin.
Il ritmo
c'è, ma è altalenante: le sole immagini spettacolari non bastano a
farne un'opera interessante. Il tentativo di ricostruire il passato
del protagonista non riesce a creare empatia come sperato (i
flashback poi sembrano, ancora una volta, simili a quelli de Il
Gladiatore): lo spettatore rimane impassibile.
Il cast è
quello dei grandi nomi. A parte Russell Crowe c'è Cate Blanchett che
al primo impatto pare anche lei fuori parte, troppo matura per il
ruolo Marion, eppure, dopo poco tempo, ci si rende conto, che è
forse - come capita spesso con lei - una delle poche cose buone della
pellicola. Espressività, carisma e senso dell'umorismo innato. Le
poche battute pronunciate da lei fanno ridere, mentre quelle fatte
dire agli altri appaiono sgonfie e telefonatissime. L'intesa con
Crowe ci sarebbe (la scena di ballo durante la festa serale ne è la
prova), soltanto che quest'ultimo, per quanto si sforzi, non è
credibile (non stupisce che nella prima stesura del copione avrebbe
dovuto interpretare lo Sceriffo di Nottingham). Ottimi invece Max Von
Sydow (anche se appare troppo poco purtroppo), Eileen Atkins che ha
un che di Vanessa Redgrave, Oscar Isaac sempre molto carismatico
anche se il suo personaggio è male approfondito. Interessante Léa
Seydoux. Sprecato William Hurt.
Un film piuttosto prolisso (soprattutto nella versione Director's Cut) che stringi stringi racconta il
minimo indispensabile e che punta tutto sull'impatto visivo. Un
peccato.
Così come dispiace che certi personaggi abbiano un ruolo
marginale e risultino addirittura antipatici (Fra Tuck ad esempio).
Bei costumi, belle scenografie, regia molto poco ispirata. Colonna
sonora poco incisiva.
Insomma, funziona poco o nulla. Una delusione
(ma già ci si poteva immaginare).
Da vedere solo per curiosità.
Consigliato a metà.
*Mia recensione
Voto: **/**1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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