domenica 19 luglio 2015

Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni, dramma di una relazione quasi impossibile. Sensibile, malinconico, forse un po' piatto, è interpretato con convinzione dai due protagonisti Lo Cascio-Ceccarelli

Oggi vi voglio parlare di un film italiano di un po' di anni fa. Un film malinconico e un po' piatto ma al contempo molto sensibile e interpretato benissimo.
Mi riferisco a Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni.
Ecco la recensione:






Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni del 2001. Con Luigi Lo Cascio, Sandra Ceccarelli, Silvio Orlando, Barbara Valente, Tony Bertorelli, Mario Paolo Pierobon, Valeria Sabel. (112 min. ca.)
Roma. Antonio (Lo Cascio), autista che fa turni prevalentemente notturni e accanito appassionato di fantascienza, conosce per caso Lisa (Valente), figlia di Maria (Ceccarelli), madre separata, dal passato misterioso e donna dal carattere freddo, riservato, distaccato che si è indebitata per comprare un negozio di surgelati (non è casuale) ed è vittima di uno strozzino, Saverio (Orlando). Antonio si innamora istantaneamente, Maria no ma comunque continuano a frequentarsi e lui inizia a lavorare di nascosto e discretamente per Saverio al fine di estinguere il debito della donna. Lisa intanto sta per essere affidata ai nonni... 








Dramma molto equilibrato e sincero nelle intenzioni, con due attori veramente bravi (vincitori della Coppa Volpi a Venezia), ispirati e in parte. E Silvio Orlando è un'ottima spalla, in un ruolo austero.
La storia - scritta con criterio - è molto semplice ma si snoda bene e ha un buon ritmo. 
Qualche momento di enfasi lirica e metafore spicciole (perfettamente al loro posto). Uno dei difetti, nonostante le qualità di cui sopra, è che non c'è un picco, non c'è una vera e propria apertura. Rimane un po' troppo piatto. 
Anche il finale parzialmente positivo non irrompe in modo prepotente ma viene mostrato per pochi secondi prima dei titoli di coda senza riuscire a provocare una vera emozione. 
Però ciò dimostra una certa coerenza di stile registico: scarno, essenziale, che va al dunque. 
Un buon film piuttosto deprimente ma che al contempo dimostra sensibilità e delicatezza. 
Bella la musica composta da Ludovico Einaudi, anche questa fredda ed essenziale. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***





Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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