Mi riferisco a Si può fare di Giulio Manfredonia.
Ecco la recensione:
Si può fare di Giulio
Manfredonia del 2008. Con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Andrea
Bosca, Giovanni Calcagno, Michele De Virgilio, Carlo Giuseppe
Gabardini, Andrea Gattinoni, Natascia Macchniz, Rosa Pianeta, Daniela
Piperno, Franco Pistoni, Pietro Ragusa, Franco Ravera, Maria Rosaria Russo, Bebo Storti,
Ariella Reggio, Giulia Steigerwalt, Tony D'Agostino, Giuseppe
Battiston, Giorgio Colangeli. (111 min. ca.)
Nel 1983, a Milano, un sindacalista
(Bisio) dopo aver scritto un libro sul mercato viene ripudiato dai
compagni e trasferito in una Cooperativa che non è altro che una
succursale di un vecchio "manicomio". Osteggiato
inizialmente dagli stessi pazienti, riuscirà a fondare una vera e
propria cooperativa di lavoro: posatori di parquet. A quel punto, pur
con qualche inghippo e dispiacere, riuscirà a far integrare il
gruppetto, a tenerli occupati e anche a farsi una vita espandendosi,
aumentando i soci e vincendo appalti all'estero.
Pellicola
intelligente, dolceamara ma anche divertente, che mostra una realtà
ancora oggi esistente ma piuttosto taciuta: quella delle cooperative
che hanno come lavoratori soggetti con disabilità o malattie
mentali.
Un piccolo scorcio con un gruppo di attori bravissimi
(soprattutto i malati mentali, tutti credibili. Anche Bisio non è pessimo). Ci sono stereotipi forse, situazioni drammatiche nel mezzo, canzoni e musiche piazzate
furbescamente per commuovere e il finale è un po' buonista, ma tutto
sommato è un film che funziona, coinvolge, non annoia e soprattutto
credibile anche nella scelta degli ambienti e della fotografia un po'
invecchiata.
La regia è molto buona: dà spazio a tutti senza
strafare e anche la sceneggiatura regge.
Interessante e godibile. Chi
sono i veri matti?
Da vedere. Consigliatissimo.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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