domenica 4 gennaio 2015

Si può fare di Giulio Manfredonia, film che racconta una piccola storia di una cooperativa composta da persone con disabilità. Ironia, leggerezza e commozione per una pellicola intelligente con un cast azzeccato

Oggi vi voglio parlare di un film italiano piuttosto recente che è riuscito a parlare di un argomento delicato con leggerezza ed ironia.
Mi riferisco a Si può fare di Giulio Manfredonia.
Ecco la recensione:





Si può fare di Giulio Manfredonia del 2008. Con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Andrea Bosca, Giovanni Calcagno, Michele De Virgilio, Carlo Giuseppe Gabardini, Andrea Gattinoni, Natascia Macchniz, Rosa Pianeta, Daniela Piperno, Franco Pistoni, Pietro Ragusa, Franco Ravera, Maria Rosaria Russo, Bebo Storti, Ariella Reggio, Giulia Steigerwalt, Tony D'Agostino, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli. (111 min. ca.)
Nel 1983, a Milano, un sindacalista (Bisio) dopo aver scritto un libro sul mercato viene ripudiato dai compagni e trasferito in una Cooperativa che non è altro che una succursale di un vecchio "manicomio". Osteggiato inizialmente dagli stessi pazienti, riuscirà a fondare una vera e propria cooperativa di lavoro: posatori di parquet. A quel punto, pur con qualche inghippo e dispiacere, riuscirà a far integrare il gruppetto, a tenerli occupati e anche a farsi una vita espandendosi, aumentando i soci e vincendo appalti all'estero. 

















Pellicola intelligente, dolceamara ma anche divertente, che mostra una realtà ancora oggi esistente ma piuttosto taciuta: quella delle cooperative che hanno come lavoratori soggetti con disabilità o malattie mentali. 
Un piccolo scorcio con un gruppo di attori bravissimi (soprattutto i malati mentali, tutti credibili. Anche Bisio non è pessimo). Ci sono stereotipi forse, situazioni drammatiche nel mezzo, canzoni e musiche piazzate furbescamente per commuovere e il finale è un po' buonista, ma tutto sommato è un film che funziona, coinvolge, non annoia e soprattutto credibile anche nella scelta degli ambienti e della fotografia un po' invecchiata. 
La regia è molto buona: dà spazio a tutti senza strafare e anche la sceneggiatura regge. 
Interessante e godibile. Chi sono i veri matti? 
Da vedere. Consigliatissimo.


Voto: ***









Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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