Mi riferisco a Paris, Texas di Wim Wenders.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, immagini e testo SPOILER]:
Paris, Texas di Wim Wenders
del 1984. Con Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski, Dean Stockwell,
Aurore Clément, Hunter Carson, Bernhard Wicki. (147 min. ca.)
Travis (Stanton)
sviene dopo aver camminato chissà quanto nel deserto tra gli Stati
Uniti e il Messico. Viene contattato il fratello Walt (Stockwell),
anche se i due non si vedono da quattro anni e addirittura
quest'ultimo ha praticamente adottato Hunter (Carson) di quasi otto
anni, dato che anche la compagna Jane (Kinski) è scomparsa. Walt lo
porterà a casa sua a Los Angeles dopo un viaggio estenuante in auto,
ma Travis, dopo aver preso un po' di confidenza con Hunter, decide di
ripartire per Houston dopo aver ricevuto un'indicazione da Anne
(Clément), la moglie di Walt, sperando di ritrovare Jane.
Dramma on the road scritto da
Sam Shephard (sì, l'attore, insieme a L.M. Kit Carson, il padre del
ragazzino che interpreta Hunter).
Dai tempi dilatati e riflessivi, ma
dal ritmo costante e teso, è un viaggio di riconciliazione molto
misterioso: lo spettatore non conoscerà le motivazioni che hanno
fatto compiere a Walt - e a Jane - quelle decisioni e quelle azioni
così estreme se non alla fine.
E ovviamente viene trattato il tema
dei rapporti: tra fratelli, quello riscoperto tra Walt e suo figlio,
il rapporto protettivo tra i nuovi genitori-zii e Hunter. Ma anche
quello tra il protagonista e la latitante Jane. Il tutto senza
patetismi, colpi bassi o scene strappalacrime. Semmai tenere.
Fotografia brillante e un po' "allucinata" che crea
atmosfera, ambientazioni desolate ma al contempo vissute.
Un cast
perfetto: Harry Dean Stanton (uno degli attori feticcio di David
Lynch, così pure Dean Stockwell) è un protagonista impeccabile,
perché dalla fisicità un po' sfuggente, con quel viso malinconico e
sempre un po' emaciato, scavato. La sua interpretazione è toccante
ed incisiva. Ottima la giovane Nastassja Kinski: spontaea, misurata.
Il già menzionato Dean Stockwell e Aurore Clément sono delle buone
spalle e Hunter Carson è interpreta un ragazzino lontano dagli
stereotipi melensi di certe pellicole con naturalezza e semplicità.
Molte le scene da ricordare: Travis che va a prendere il figlio a
scuola vestito di tutto punto da "padre ricco" per non
farlo vergognare (bensì ridere). Travis e Jane che parlano divisi
dal vetro delle cabine del peep show. Madre e figlio che si
riconoscono e senza dire una parola si abbracciano (tra l'altro
indossano tutti e due praticamente la stessa maglia verde scuro.
Grande scelta di impatto visivo ed emotivo).
Un film solido
(nonostante le aggiunte di sceneggiatura), dallo stile asciutto,
eppure coinvolgente. Con quella punta di nostalgia e di inquietudine
(i personaggi non sono i tipici eroi e non hanno la famigliola
felice) che rimane anche a visione conclusa. (Suggestiva la colonna
sonora di Ry Cooder). Una perla, un vero cult.
Da vedere
assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ****
Il trailer:
Voi l'avete vista? Cosa ne pensate?
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