domenica 26 giugno 2016

This is England di Shane Meadows, film drammatico ambientato in Inghilterra nell'83, in pieno governo Thatcher. Crudo, underground, con un protagonista azzeccato

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film di un autore interessante e che in qualche modo ha a che fare con i fatti accaduti in questi giorni con il referendum in Inghilterra.
Mi riferisco a This is England di Shane Meadows.
Ecco la recensione:





This is England di Shane Meadows del 2006. Con Thomas Turgoose, Stephen Graham, Jo Hartley, Andrew Shim, Vicky McClure, Joseph Gilgun, Rosamund Hanson, Andrew Ellis, Perry Benson, George Newton, Frank Harper, Jack O'Connell. (101 min. ca.)
Inghilerra, luglio 1983. Shaun Fields (Turgoose) è un dodicenne bullizzato dai suoi compagni di scuola e orfano di padre, morto durante la guerra delle Falkland. Un giorno fa la conoscenza di Woody (Gilgun) e la sua banda di skinheads: dei disadattati ma fondamentalmente dei buoni ragazzi che anzi, lo aiutano a superare le sue paure. L'arrivo di Combo (Graham), vecchio amico di Woody appena uscito di galera e facente parte del National Front, porterà non solo lo scompiglio nel gruppo, ma inculcherà nella giovane mente di Shaun idee razziste. Ma forse quest'ultimo si può ancora salvare... 















Film drammatico duro e crudo che parla di appartenenza e descrive bene l'ambiente in quegli anni di governo Thatcher. 
Spontaneo, credibile, è una riflessione sulla violenza come soluzione. 
Il cast è azzeccato. Su tutti ovviamente spiccano Thomas Turgoose, basso, bruttino, ma affronta le scene più imbarazzanti o estreme con grande naturalezza ed espressività. Bravissimo Stephen Graham che convince soprattutto nelle scene in cui gli monta la rabbia e scoppia (ma anche in quelle imprevedibilmente più pacate e con del sentimento). 
Shane Meadows (che ha curato anche soggetto e sceneggiatura) sa cosa dire e come dirlo. Il suo stile un po' grezzo (nel senso buono del termine) regala ancora più fascino all'opera. 
Un film underground su un percorso di crescita. Bizzarro, particolare, in molti momenti davvero efficace (il finale ad esempio, ma anche quando viene messa in scena la nascita dell'amicizia del protagonista con la sua compagnia). 
Ottima la colonna sonora (con dei brani suggestivi di Ludovico Einaudi). 
Da vedere. Consigliatissimo. (Ha ispirato tre miniserie).


Voto: ***1/2











Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










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