martedì 14 giugno 2016

Ave, Cesare! di Joel ed Ethan Coen, commedia demenziale/surreale ambientata nella Hollywood anni '50. Divertente, leggera e un po' "cerebrale". Con attori autoironici

Oggi vi voglio parlare di un recente. Un film diretto da degli autori fantastici che poche volte hanno fatto passi falsi. Con un cast molto in parte tra l'altro.
Mi riferisco ad Ave, Cesare! di Joel e Ethan Coen.
Ecco la recensione:




 
Ave, Cesare! (Hail, Caesar!) di Joel e Ethan Coen del 2015. Con Josh Brolin, George Clooney, Scarlett Johansson, Christopher Lambert, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Channing Tatum, Dolph Lundgren, Wayne Knight, Jonah Hill, John Bluthal, Alden Ehrenreich, Frances McDormand, Alison Pill, Heather Goldenhersh, Max Baker, Ian Blackman, Geoffrey Cantor, Veronica Osorio, Emily Beecham, Fred Melamed, Patrick Fischler, Alex Karpovsky, Robert Picardo, Natasha Bassett, J.R. Horne, David Krumholtz, Fisher Stevens. (106 min. ca.)
Los Angeles, 1951. Eddie Mannix (Brolin) è un produttore a capo della Capitol Pictures e fixer per questioni imbarazzanti riguardanti le star sotto contratto. Tra i "casi" da trattare, due dei più spinosi sono quello di DeeAnna Moran (Johansson), diva dei film con le coreografie di nuoto sincronizzato rimasta incinta ma non sposata e soprattutto quello riguardante Baird Whitlock (Clooney), attore di punta che sta girando un ambizioso peplum ambientato nell'antica Roma intitolato "Ave, Cesare!", il quale, proprio durante una pausa dalle riprese, viene rapito dai comunisti e portato a Malibù in una villa lussuosa. Lì gli viene fatta una sorta di lavaggio del cervello. E viene chiesto un riscatto proprio a Mannix. 
























Commedia demenziale/surreale molto briosa e simpatica, sorta di dietro le quinte. 
Un omaggio e critica bonaria con un sottotesto pepato, acutissimo - non per niente gli autori sono i Coen - all'etica degli studios hollywoodiani negli anni '50 e agli intrighi nel periodo della "caccia alle streghe" (della famosa "lista nera") e a quel cinema classico che, privato dei lustrini, era in gran misura scadente. 
Ispirato a persone veramente esistite: le due gemelle Thora e Thessaly Thacker sono ispirate ovviamente alla perfida Hedda Hopper. 
Visivamente eccezionale, dalla fotografia brillante che fa il paio con le magnifiche scenografie (per non parlare dei costumi), ha dei numeri piacevoli. 
Uno su tutti: il balletto di Channing Tatum che per una volta non si prende sul serio e appare meno imbolsito. Quello, da solo, vale tutta la pellicola. Il cameo di Frances McDormand nella parte di una montatrice regala più di una risata. 
Il cast è buonissimo. Josh Brolin è un protagonista azzeccato, ha la faccia e il piglio giusto. Ottimi anche Ralph Fiennes e George Clooney (che si fa prendere letteralmente a schiaffi): stralunati e autoironici. 
Ed in effetti questa è una pellicola scanzonata, leggera. 
Che probabilmente non sempre funziona da un punto di vista del ritmo (in alcuni punti, specialmente verso i tre quarti) si arena un pochino e in certi momenti è complicato da seguire per via dei dialoghi veloci e della trama contorta. 
Il finale poi lascia un perplessi sul momento poiché arriva di colpo (come nei vecchi film però, c'è da dire) e sembra poco incisivo rispetto agli avvenimenti di poco prima. 
Tuttavia è un divertissement giostrato da due professionisti, è piacevole ed è un cinema che fa bene al cinema. (E comunque, la riunione con i vari preti, rabbini, ecc... per discutere sulla figura di Cristo nel film in produzione, per quanto inventata e assurda, pare realistica. Il tema della fede è sempre presente nella poetica dei due Fratelli). Ottima la colonna sonora con musiche originali di Carter Burwell. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  
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