Mi riferisco a I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko.
Ecco la recensione:
I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right) di Lisa
Cholodenko del 2010. Con Julianne Moore, Annette Bening, Mark
Ruffalo, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson, Yaya DaCosta. (104 min. ca.)
Jules (Moore)
e Nic (Bening) sono una coppia lesbica consolidata con due figli -
Joni (Wasikowska) e Laser (Hutcherson) - avuti tramite inseminazione
artificiale. Un giorno Joni contatta la banca del seme per far
conoscere al fratello, che lo desidera fortemente, il padre
biologico. Si tratta di Paul (Ruffalo), un quarantenne single
proprietario di una sorta di agriturismo. Questi comincia a far
amicizia con i ragazzi e ad entrare piano piano nella famiglia,
avendo poi una particolare simpatia per Jules...
Commedia drammatica
di un'autrice, la Cholodenko, dichiaratamente lesbica, con una
compagna e un figlio nato grazie all'inseminazione artificiale. La
sua esperienza ha ispirato questa pellicola. È diventata più
conosciuta ultimamente grazie alla miniserie capolavoro Olive Kitteridge, della quale è la regista.
Toni semiseri,
situazioni agrodolci ma anche molto realistiche che mostra una
relazione normalissima con alti e bassi come nelle coppie
tradizionali, proprio per far vedere che di vere differenze non ce ne
sono.
Bravissime le protagoniste. Soprattutto Annette Bening, attrice
ultimamente un po' messa da parte, ma sempre fantastica. Qui è
spontanea: non ha scene madri à la American Beauty ma è
incisiva ed espressiva, molto misurata (anche perché il suo
personaggio, una dottoressa molto seria, non sarebbe stata credibile
altrimenti). Bravissima come al solito anche Julianne Moore, sempre
molto adatta ad interpretare ruoli un po' più disinibiti. Bravo Mark Ruffalo anche se un po' goffo. Mia Wasikowska qui è un
po' acerba (e ha poco spazio, ma è comunque in gamba), Josh
Hutcherson non pervenuto.
Un film ben realizzato e ben scritto anche
se qua e là alcune cose sono trattate in modo un po' superficiale e
sbrigativo (ad esempio i primi problemi sentimentali di Joni), che
affronta con la giusta leggerezza, intelligenza, il giusto piglio, tematiche
difficili e quasi tabù.
Alla fine però si sente che forse manca
qualcosa. Forse un po' più di incisività. Inoltre gioca troppo sui buoni sentimenti.
Nel complesso però è valido dato che fa riflettere sul concetto di
famiglia.
Da vedere. Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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