Mi riferisco a Fortapàsc di Marco Risi.
Ecco la recensione:
Fortapàsc di Marco Risi del
2009. Con Libero De Rienzo, Michele Riondino, Massimiliano Gallo,
Ernesto Mahieux, Salvatore Cantalupo, Ennio Fantastichini, Duccio
Camerini, Valentina Lodovini, Renato Carpentieri, Gianfelice
Imparato, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci, Gigio Morra, Gianfranco
Gallo, Antonio Buonomo, Roberto Calabrese, Raffaele Vassallo, Kiung
Mi Lee, Mimmo Mignemi, Nadia Carlomagno, Fortunato Cerlino, Salvatore
Striano. (113 min. ca.)
1984. Giancarlo Siani (De Rienzo) è un giovane giornalista
di Torre Annunziata che lavora presso la redazione locale de Il
Mattino. Reporter di cronaca nera e di faccende legate alla camorra,
comincia a interessarsi della corruzione sugli appalti per la
ricostruzione delle case dopo il terremoto in Irpinia. Corruzione che
coinvolge i boss locali quali Nuvoletta ed anche il sindaco
(Fantastichini). I suoi articoli cominciano a dare fastidio a chi di
dovere (anche se lavorativamente è stato premiato con il
trasferimento nella sede di Napoli della testata) e la sera del 23
settembre 1985 viene avvicinato mentre è ancora nella sua sua auto e
ucciso. A ventisei anni.
Tratto dal cortometraggio Mehari di Gianfranco De
Rosa del 1999 e ispirato agli ultimi momenti du vita del vero Siani,
è un film per l'appunto biografico/drammatico romanzato ma con punte
di estremo realismo (nonostante qualcosa sia stato cambiato).
Bella
la ricostruzione dell'epoca e l'ambientazione non patinata e
soprattutto la caratterizzazione dei personaggi. Quella del
protagonista è perfetta, così com'è perfetto Libero De Rienzo nel
calarsi nel ruolo: credibile, naturale, senza sovrastrutture.
Un'interpretazione fantastica. Bravissimo come sempre Ernesto
Mahieux.
Ben scritto e diretto con polso mescolando - come detto -
con sapienza finzione e verità, ha delle scene efficaci (anche
quelle di azione).
Un altro pregio davvero raro in questo genere è
una certa compostezza, una sobrietà del rappresentare le cose: senza
cercare la macchietta a tutti i costi, senza abbondare lì dove non
ce n'è bisogno. Sincero, delicato ma al contempo incisivo,
appassionante, dal ritmo sempre teso, che riesce nell'intento sia di
intrattenere sia di raccontare una brutta pagina della nostra Italia
(quella dei buoni, dalla parte giusta), facendo anche riflettere.
Da
vedere assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ***1/2
Il vero Giancarlo Siani
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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