lunedì 19 ottobre 2015

Amores Perros di Alejandro González Iñárritu, film drammatico crudo ed emozionante su tre storie all'apparenza separate che per qualche istante si incrociano. Originale, scritto benissimo, diretto con polso e recitato con naturalezza

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa, un film drammatico sconvolgente e davvero particolare per essere un film d'esordio.
Mi riferisco ad Amores Perros di Alejandro González Iñárritu.
Ecco la recensione:






Amores Perros di Alejandro González Iñárritu del 2000. Con Gael García Bernal, Álvaro Guerrero, Goya Toledo, Vanessa Bauche, Emilio Echevarría, Jorge Salinas, Marco Pérez, Rodrigo Murray, Humberto Busto, Gerardo Campbell, Rosa María Bianchi, Dunia Saldívar, Adriana Barraza, José Sefami, Lourdes Echevarría. (153 min. ca.)
Tre storie (episodi separati) apparentemente distanti, di personaggi di estrazione sociale diversa, si intrecciano tra loro. Primo capitolo della Trilogia sulla morte (gli altri sono Babel* e 21 grammi) e primo lungometraggio noto a livello internazionale sceneggiato da Guillermo Arriaga, è una pellicola con destini che si incrociano e vicende che procedono parallelamente per poi, in qualche istante - qui mai completamente, ma solo per una circostanza particolare - avvicinarsi. 


























Tutti i protagonisti hanno, come da titolo, un amore assoluto per i cani più che per le persone e lo dimostrano esplicitamente. 
Scene forti, dure, che turbano, dei veri pugni allo stomaco che sanno però emozionare molto e mostrano (come sempre, nei lavori di Iñárritu) un senso di inadeguatezza, un'impotenza verso le cose, una solitudine e un male di vivere che attanaglia, sovrasta. 
Girato con sapienza e disinvoltura (bello il riprendere i vari punti di vista con alcune sequenze ripetute. Espediente adoperato spesso ma qui particolarmente ben sfruttato. Ritroviamo sempre anche una decostruzione-ricostruzione della narrazione), recitato benissimo da tutti gli attori che paiono senza sovrastrutture, naturali. 
Inquietante, dolente, di sicuro è un film non facile: alcune immagini fanno girare lo sguardo. Eppure nulla è gratuito, tutto è al servizio della trama e coerente con lo sguardo del regista e della sua poetica. Notevole. 
Da vedere assolutamente (quando si è in vena). Consigliatissimo.

*Mia recensione
Voto: ***1/2






Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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