Mi riferisco a Third Person di Paul Haggis.
Ecco la recensione:
Third Person di Paul Haggis del
2013. Con Liam Neeson, Mila Kunis, Adrien Brody, Olivia Wilde, James
Franco, Moran Atias, Maria Bello, Kim Basinger, Vinicio Marchioni,
Riccardo Scamarcio. (137 min. ca.)
Storie parallele, tre situazioni in tre città
diverse (Roma - Taranto-, Parigi e New York). Quella dello scrittore
Michael (Neeson), separato dalla moglie Elaine (Basinger) e con una
giovane amante, sua protetta Anna (Wilde). Quella di Julia (Kunis),
donna che si batte per aver la custodia del figlio che stava per
ammazzare in un "incidente". Quella di Monika, giovane rom
che incontra per caso in un bar di Roma, Sean (Brody), un americano e
lo coinvolgerà per poter riavere la sua "fantomatica"
figlia.
Thriller/drammatico/sentimentale con un pizzico di mistero.
Ambizioso, pretenzioso e dai tempi dilatati, stenta ad ingranare.
La
prima mezz'oretta infatti non si capisce dove voglia andare a parare:
si intuisce che c'è un legame di fondo tra i vari personaggi ma è
tutto poco chiaro, oscuro, di poco respiro. Successivamente tutto si
chiarisce, ma rimane quel senso non solo di smarrimento, quanto di
incompiutezza e di poca grinta. Haggis è interessante come regista e
personalità (sua è anche la sceneggiatura ed è il produttore), ma
qui sembra come se non riuscisse ad esprimersi a pieno, se fosse
stato inghiottito e frenato da uno stile molto patinato, freddo e
distaccato.
Gli attori sono abbastanza in parte. Forse su tutti Liam
Neeson, la Kunis e Moran Atias. Adrien Brody sembra sempre sull'orlo
del pianto, apparendo monoespressivo, Olivia Wilde più che sembrare
svitata non fa. Gli altri compaiono per troppo poco tempo per poter
essere giudicati (Scamarcio barista dalle cattive maniere non è
credibile. Va meglio Vinicio Marchioni nel ruolo del boss dei rom).
La scrittura sarebbe anche interessante, non tutto è pessimo.
Anche
le tematiche della fiducia e dell'amore figliale sono ben espresse e
fungono da filo conduttore (in modo forse un po' troppo esplicito).
Belle le ambientazioni (che comunque sono sfruttate poco). Pessima -
ma probabilmente la colpa non è di Haggis ma di chi gliel'ha
consigliata - la colonna sonora (negli episodi romani di sentono in
sottofondo - meglio così - Gigi D'Alessio, Anna Tatangelo, Biagio
Antonacci. Per fortuna si riprende un po' con Moby e Capossela ma lo
sbigottimento misto a nausea rimane).
Un film non del tutto pessimo
come è stato detto ma un po' troppo fumoso nonostante l'apparenza di
film d'autore (alla Iñárritu, per intenderci), come se il regista non
sia riuscito a gestire ciò che aveva tra le mani.
Da vedere solo per
curiosità. Consigliato a metà.
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento