Mi riferisco a Noi e la Giulia di Edoardo Leo.
Ecco la recensione:
Noi e la Giulia di Edoardo Leo
del 2015. Con Luca Argentero, Stefano Fresi, Claudio Amendola,
Edoardo Leo, Anna Foglietta, Carlo Buccirosso. (115 min. ca.)
Il venditore di auto
Diego (Argentero), torinese, Claudio (Fresi), che ha portato al
fallimento l'alimentari di famiglia (dal 1919) ed è sull'orlo del
divorzio e Fulvio, televenditore romano, burino, razzista e pieno di
debiti, trovatisi per coincidenza a vedere insieme un casolare di
campagna in vendita, decidono di comprarlo e di aprire così un
agriturismo. A loro si unirà Sergio (Amendola), uno dei creditori di
Fulvio (lavorava con lui in tv come direttore della fotografia),
comunista e più in avanti Elisa (Foglietta), giovane lasciata
all'altare ed ora incinta di uno dei tanti che ha avuto. Dovranno
fare i conti con Vito (Buccirosso), boss della camorra che li avverte
che d'ora in poi dovranno pagare il pizzo. Quest'ultimo ha una Giulia
Alfa Romeo con uno stereo che si accende e spegne da solo. I quattro
uomini decideranno di sequestrarlo. E non è finita...
Tratta dal
libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei e
scritta dallo stesso Edoardo Leo insieme a Marco Bonini, è una
commedia leggera, intelligente e simpatica.
I personaggi sono ben
caratterizzati e un po' sopra le righe (coerentemente con i toni
farseschi di tutta l'opera. Ciò permette di prendersi delle libertà
anche politicamente scorrette che non danno fastidio - il prendere in
giro Abu, il lavoratore di colore, ad esempio - ma fanno parte del
modo di intendere le cose di Fulvio).
Le situazioni forse sapranno di
già visto, eppure c'è una freschezza nel proporle che lo spettatore
viene coinvolto e si trova a partecipare attivamente.
La regia è
sorprendentemente abile non soltanto nel raccontare, ma anche nella
messa in scena. Certe inquadrature sono bellissime - alcune
addirittura poetiche - perfetta anche la fotografia. Ottimo l'uso
degli spazi.
Il montaggio è l'unica cosa con qualche
difettuccio qui e lì dati i tagli troppo evidenti.
Gli attori sono
tutti convincenti. Da Luca Argentero con l'accento (il suo vero
accento, a dir la verità) torinese in parte. Stefano Fresi è
irresistibile (bella scoperta questo attore), simpaticissimo. Claudio
Amendola è inaspettatamente naturale, non finto come al solito, nel
ruolo del comunistaccio che ricorda molto - cosa voluta, c'è da
pensare - Mario Brega. Anna Foglietta è stralunata al punto giusto e
alcune scene iniziali con lei insieme agli altri fanno sbellicare.
Carlo Buccirosso è credibile nella parte del boss e il suo
personaggio è tratteggiato bene, come nelle commedie americane.
Forse l'unico meno forte del gruppo è proprio Edoardo Leo (probabilmente per il
suo Fulvio, così detestabile).
Un film davvero divertente, che parla
di coraggio e di determinazione, con la moralina spicciola (e la voce
fuori campo) nel finale - un po' prevedibile ma corretto, stando
all'indole dei protagonisti - che però non stride più di tanto con
il resto.
Un film divertente e realizzato con passione, qualcosa di nuovo.
Intrattenimento puro ma non stupido. Da vedere. Consigliatissimo.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento