Mi riferisco a Tutto può cambiare di John Carney.
Ecco la recensione:
Tutto può cambiare (Begin Again) di John
Carney del 2013. Con Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam Levine,
James Corden, Hailee Steinfeld, Catherine Keener, Mos Def, Cee Lo
Green. (101 min. ca.)
Greta (Knightley) e il suo fidanzato Dave Kohl (Levine), due
cantautori inglesi si trasferiscono a New York per tentare di
sfondare. Chi ci riesce sarà lui che verrà ingaggiato da
un'importante etichetta e alcuni pezzi faranno parte della colonna
sonora di un film campione d'incassi. A quel punto, come capita
sempre, non riuscirà più a gestire successo e amore e prenderà una
sbandata per una che lavora per lui. Greta si rifugerà da un amico
musicista fallito, Steve (Corden), che la porterà con sè in un
localino e la farà esibire. Caso vuole che lì ci sia Dan Mulligan
(Ruffalo), divorziato, padre dell'adolescente Violet (Steinfeld) e
produttore e talent scout e proprietario di un'etichetta discografica
importante negli anni '80/'90 per gli artisti rap e hip/hop che poi
ha virato verso altri generi e che ora si trova in crisi per mancanza
di artisti interessanti. Dan proprio perché ha un'idea troppo pulita
della musica come prodotto artistico viene licenziato dal suo stesso
socio. Quella sera capirà che Greta ha del potenziale e farà di
tutto per costruirle una carriera. Si aiuteranno a vicenda a
ricostruire le loro vite.
Commedia sentimentale/musicale dal
retrogusto agrodolce.
Il soggetto non è così originale. È invece
originale l'intreccio.
Ossia Carney (che ne è anche lo
sceneggiatore), è riuscito a raggirare i cliché di genere, non
cadendo mai smaccatamente nel melenso, nello sdolcinato, senza
rovinare tutto con la storia d'amore consueta. Con un senso della
misura ammirevole, ha saputo dare una buona caratterizzazione ai
personaggi.
È una pellicola che parla di etica nel mondo musicale in
profonda crisi, con artisti che si fanno manipolare dalle case
discografiche, permettono di rovinare il senso delle canzoni scritte
per farne delle hit. Dave è quel tipo di autore (Adam Levine dei
Maroon Five è abbastanza odioso da risultare credibile nel ruolo).
Da quel piattume si differenziano i due protagonisti Greta e Dan, che
non scendono a compromessi e sembrano voler far qualcosa di creativo,
di buono anche con pochi mezzi e dovevano solo trovarsi per poter
capire loro stessi oltre che le persone che hanno vicino. Keira
Knightley alterna momenti di antipatia con le solite espressioni
facciali e sorrisetti finti a momenti più interessanti e spontanei.
Mark Ruffalo sembra più in parte. Bella la scena iniziale in cui
ascolta - ancora mezzo ubriaco dalla sera prima - le demo in auto e
si dispera per il livello inclassificabile dei pezzi e cantanti.
Buona interpretazione. Simpatico James Corden. Brave Hailee Steinfeld
(che qui è un po' scialba rispetto alla meravigliosa interpretazione
ne Il Grinta* dei Coen che avrebbe meritato l'Oscar) e la
sempre fantastica Catherine Keener.
Plauso al montaggio che è una
vera e propria dimostrazione di come si possa unire magnificamente
immagini e musica dando un senso alla storia (dalle canzoni originali
scritte per Greta e Dave - perdibili a dir la verità. Carine, ma
davvero niente di che - a quelle che ascoltano i vari personaggi in
cuffia e che vengono condivise a volte anche con lo spettatore).
Sempre per quanto concerne il montaggio e il tipo di narrazione, è
molto particolare il continuo ritornare sulla stessa scena del bar
per tre volte e riprendere da dove si era rimasti. Non sarà un
espediente nuovo ma è adoperato come si deve.
Un film divertente,
positivo - a volte se ne sente il bisogno -, garbato, non privo di
sensibilità, ben girato e intrigante per le sottotrame.
Da vedere
per curiosità. Consigliato. (Ma Once* - canzoni comprese
- era tutta un'altra cosa. Più sincero, meno mainstream).
*Mie recensioni
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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