Mi riferisco ad Orlando di Sally Potter.
Ecco la recensione:
Orlando di Sally Potter del 1992.
Con Tilda Swinton, Quentin Crisp, Charlotte Valandrey, Lothaire
Bluteau, Billy Zane, Jimmy Somerville. (93 min. ca)
1600. Elisabetta I
d'Inghilterra (Crisp), prima di morire raccomanda all'ambiguo e
androgino Orlando (Swinton) di rimanere per sempre giovane. Lui
obbedisce e inspiegabilmente dopo un lungo sonno si sveglia donna.
Film in costume e in parte contemporaneo (nel finale) tratto dal
romanzo di Virginia Woolf, è quasi soltanto un pretesto per parlare
della donna nella società: intesa soltanto come oggetto (perfino di
derisione degli stessi poeti che ne poi cantano le lodi).
Il soggetto
è carino in effetti ma la messa in scena (con la protagonista che
guarda in camera) è confusa, bizzarra, il finale raffazzonato, noioso e poco
chiaro. La colpa probabilmente è anche della sceneggiatura.
C'è la farsa,
c'è il grottesco, c'è il fantastico, ma tutto rimane in superficie.
A dire il vero la regista prova a sperimentare ma sembra non
riuscirci fino in fondo. La Swinton è brava ma appare poco convinta. Billy Zane interpreta Shelmerdine, il bello/macho sciupafemmine della
situazione che sposerà Miss Orlando: ed è odioso.
Comunque da
vedere per curiosità. Consigliato a metà.
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Capisco le tue perplessità, comunque un film da vedere...
RispondiEliminaSì, assolutamente da vedere.
RispondiElimina