Mi riferisco a La mia droga si chiama Julie di François Truffaut.
Ecco la mia recensione:
La mia droga si chiama Julie (La Sirène du Mississipi) di
François Truffaut del 1969. Con Jean-Paul Belmondo, Catherine
Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert, Yves Drouet.
(94 min. ca.)
Louis Mahé (Belmondo) è un produttore di tabacco e ha una sua
fabbrica nell'isola di Réunion. Ha una fitta corrispondenza con
Julie Roussel (Deneuve), francese, che lo raggiunge in nave per poi
sposarlo. Ma non è la vera Julie: ha preso il suo posto per scappare
con i soldi del marito una volta avuto l'accesso al conto bancario.
Le cose si faranno complicate.
Tratto dal romanzo Vertigine
senza fine di William Irish (da cui è stato tratto nel 2001
anche Original Sin) è un film thriller/drammatico molto
interessante per la costruzione delle dinamiche.
La vicenda ha
continui colpi di scena, è imprevedibile.
Peccato per il finale
aperto e tirato via (almeno nella versione distribuita in Italia, che
dura molto meno. 94 minuti a fronte dei 120 originari). Ben recitato
(a volte un po' enfaticamente), con una Catherine Deneuve
meravigliosa e un Jean-Paul Belmondo con la faccia da schiaffi, ben
scritto (come sempre nella pellicole del regista, i personaggi sono
intriganti, ambigui e molto caratterizzati) e ben girato, riesce ad
intrattenere piacevolmente mantenendo un ritmo costante e teso.
Un
cult da vedere assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ****
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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