giovedì 26 febbraio 2015

Foxcatcher di Bennett Miller, film biografico/sportivo su due fratelli campioni di lotta libera e un coach con problemi esistenziali. Bravissimi attori (anche Steve Carell che si conferma all'altezza anche in ruoli non comici) per una pellicola un po' noiosa e didascalica

Oggi vi voglio parlare di un film recente - anche questo candidato agli Oscar - che a detta di molti è un ottimo film ma che io ho trovato un po' noioso. Sarà forse l'argomento, l'ambiente a non piacermi molto, ma tante pellicole pur trattanto un tema a me ostico mi hanno coinvolto. Questo non troppo. Comunque ha dei momenti veramente validi e degli attori bravissimi.
Mi riferisco a Foxcatcher di Bennett Miller.
Ecco la recensione:




Foxcatcher di Bennett Miller del 2014. Con Channing Tatum, Mark Ruffalo, Steve Carell, Sienna Miller, Anthony Michael Hall, Vanessa Redgrave. 1987. (134 min. ca.)
Mark Schultz (Tatum) è già un campione promettente di lotta libera, allenato da suo fratello maggiore Dave (Ruffalo), anche lui campione con una grande carriera. La vita gli cambia quando John du Pont (Carrell), milionario, lo vuole con sè nel team Foxcatcher. All'inizio vorrà anche suo fratello, poi accetterà il fatto che Dave abbia scelto di stare di più in famiglia. Nonostante le vittorie di Mark, in un impeto di rabbia e sfida, du Pont convince a Dave a trasferirsi nella sua tenuta con palestra, ecc..., annullando di fatto le dichiarazioni che gli aveva fatto sul non essere più l'ombra del fratello. A quel punto Mark sarà in enorme conflitto con tutti e due. Ma anche du Pont non sopporterà di essere messo da parte, fino all'uccisione con più colpi di pistola di Dave. 












Film biografico (Miller ormai è un esperto) - perciò storia vera - e sportiva che parla di famiglia, amicizia. E di una persona sola, John du Pont, sempre in cerca dell'approvazione della madre (Vanessa Redgrave) che proprio non riesce a capire il suo mondo. 
Stile registico molto introspettivo, per una pellicola dalla lentezza riflessiva. Ben girato, ben curato negli ambienti e con attori veramente bravissimi. 
Steve Carell è una sorpresa: che fosse bravo anche nei ruoli drammatici ne aveva dato prova, ma qui si è superato e complice il bel trucco, è riuscito a creare un personaggio complesso senza mai superare il limite. Molto misurato e in parte. Ruffalo è ogni volta una conferma. Channing Tatum molto credibile.
Purtroppo però, quando un autore si confronta con il genere biografico, deve fare i conti sempre con i soliti limiti: la didascalicità e una certa schematicità. Succede anche qui, tanto che verso la metà si percepisce una caduta di ritmo che perdura fino alla conclusione. Probabilmente la durata non aiuta (ma non è questo il problema principale). Il finale poi viene praticamente troncato, quasi come se non avessero avuto più voglia di girare. 
Rimane comunque un buon film con alcuni momenti crudi e forti, con un'intensità narrativa molto centrata. Peccato per la sceneggiatura un po' da snellire e qualche lungaggine di troppo. 
Comunque da vedere anche soltanto per le prove attoriali (bello rivedere Vanessa Redgrave). Consigliato.


Voto: **1/2/***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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