Mi riferisco a Lo sciacallo - Nightcrawler di Dan Gilroy.
Ecco la recensione:
Lo sciacallo - Nightcrawler di
Dan Gilroy del 2014. Con Jake Gyllenhaal, Bill Paxton, Rene Russo,
Riz Ahmed, Ann Cusack. (117 min. ca.)
Louis Bloom (Gyllenhaal) è un ladruncolo che vive
di espedienti. Un giorno è testimone di un incidenti stradale vede
dei tizi, tra cui Joe Loder (Paxton), reporter freelance, riprendere
la scena senza farsi scrupoli, decide che può farlo anche lui.
Compra una prima videocamera e una radio sintonizzata sulle stazioni
della polizia e si fionda sui posti in cui avvengono incidenti, furti
e sparatorie, prima delle unità. Con sè ha Rick (Ahmed),
disadattato, che ha assunto come "stagista", che paga una
miseria e che sfrutta e sottomette con dei discorsi e paroloni
motivazionali e la promessa di una carriera futura. È in contatto
con Nina (Russo), capo del reparto di cronaca nera di una piccola
emittente televisiva. Comincerà a guadagnare sul serio, spingendosi
sempre più oltre per uno scoop esclusivo.
Grandissimo thriller ad altissima tensione che
riesce a parlare in maniera lucida, diretta e non banale dell'etica
giornalistica (un giornalismo di bassa lega) e televisiva.
Il
personaggio viscido, arrampicatore, arrivista e sciacallo - per l'appunto - di
Lou, è l'emblema del reporter speculatore fomentato dall'emittente
di turno. Jake Gyllenhaal, dimagrito dieci chili, dallo sguardo
spiritato e furbo, è assolutamente eccezionale e soprattutto
credibile nel suo ruolo di persona qualsiasi diventata ricca e
importante soltanto sfruttando le occasioni drammatiche. Folle,
freddo e senza dignità anche nelle situazioni più estreme e crude.
Nessuno poteva rendere così bene una personalità così malata.
Incredibile non sia stato almeno nominato agli Oscar come Migliore
Attore. Rene Russo è altrettanto perfetta nell'interpretare una
donna non più troppo giovane che sta aspettando una svolta.
Tutto è
ineccepibile: dal soggetto alla sceneggiatura (da Oscar.
Probabilmente anche più meritevole di quella di Birdman*)
dello stesso Gilroy (sceneggiatore, tra l'altro di The Bourne Legacy, diretto da suo fratello Tony) - qui al suo debutto (e che
debutto!) dietro la macchina da presa - al montaggio, alla fotografia
notturna e come detto, alla regia solida.
Un film dalle tematiche
sempre attuali (trattate più e più volte al cinema, è vero. Da Quinto potere di Lumet a Mad City di Costa-Gavras ad esempio) e realizzato con intelligenza e originalità. Di
un cinismo raccapricciante, che riesce perfino a nauseare lo
spettatore da quanta verità viene rappresentata. Un vero gioiellino.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.
*Mia recensione
Voto: ****
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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Come sempre quando si tratta di un film con Jake Gyllenhaal (a parte Brokeback Mountain, che rimase un po' di più) è entrato e uscito dalle sale alla velocità della luce. Ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima al Festival del Cinema di Roma e poi di nuovo in sala e non posso che concordare sulla tua ottima recensione: il film è strepitoso e Jake Gyllenhaal fenomenale. Non a caso film e attore protagonista sono stati candidati a non so più neanche quanti premi, tranne l'Oscar (uno scandalo, a detta di tutti quelli del settore).
RispondiEliminaUnico peccato della visione al cinema (al Festival era in v.o.) è appunto non poterlo ascoltare in lingua originale: il modo di parlare, il tono monocorde di Jake merita un plauso a parte e in certi dialoghi aggiungono ulteriore brivido al suo personaggio.
Insomma, merita l'acquisto del DVD e la visione in lingua originale, eventualmente con sottotitoli.
Che invidia! Al cinema dev'essere stato strepitoso.
RispondiEliminaAnch'io l'ho visto in versione originale con i sottotitoli (in italiano è inascoltabile. Gyllenhaal ha ancora la stessa voce di dieci anni fa).
Speriamo venga rivalutato perché è veramente perfetto. Non c'è niente fuori posto, non trovo un difetto che sia uno.
Grazie per aver lasciato il commento! Apprezzo moltissimo.