mercoledì 25 febbraio 2015

Lo sciacallo - Nightcrawler di Dan Gilroy, thriller ad altissima tensione che parla di giornalismo da quattro soldi e del potere dei media sulle notizie di cronaca nera. Con un Jake Gyllenhaal perfetto protagonista (da Oscar). Una rivelazione, un gioiello

Oggi vi voglio parlare di un film recente passato in sordina ma veramente fantastico. Parla di un tema sempre attuale in modo diretto e originale.
Mi riferisco a Lo sciacallo - Nightcrawler di Dan Gilroy.
Ecco la recensione:




Lo sciacallo - Nightcrawler di Dan Gilroy del 2014. Con Jake Gyllenhaal, Bill Paxton, Rene Russo, Riz Ahmed, Ann Cusack. (117 min. ca.)
Louis Bloom (Gyllenhaal) è un ladruncolo che vive di espedienti. Un giorno è testimone di un incidenti stradale vede dei tizi, tra cui Joe Loder (Paxton), reporter freelance, riprendere la scena senza farsi scrupoli, decide che può farlo anche lui. Compra una prima videocamera e una radio sintonizzata sulle stazioni della polizia e si fionda sui posti in cui avvengono incidenti, furti e sparatorie, prima delle unità. Con sè ha Rick (Ahmed), disadattato, che ha assunto come "stagista", che paga una miseria e che sfrutta e sottomette con dei discorsi e paroloni motivazionali e la promessa di una carriera futura. È in contatto con Nina (Russo), capo del reparto di cronaca nera di una piccola emittente televisiva. Comincerà a guadagnare sul serio, spingendosi sempre più oltre per uno scoop esclusivo. 























Grandissimo thriller ad altissima tensione che riesce a parlare in maniera lucida, diretta e non banale dell'etica giornalistica (un giornalismo di bassa lega) e televisiva. 
Il personaggio viscido, arrampicatore, arrivista e sciacallo - per l'appunto - di Lou, è l'emblema del reporter speculatore fomentato dall'emittente di turno. Jake Gyllenhaal, dimagrito dieci chili, dallo sguardo spiritato e furbo, è assolutamente eccezionale e soprattutto credibile nel suo ruolo di persona qualsiasi diventata ricca e importante soltanto sfruttando le occasioni drammatiche. Folle, freddo e senza dignità anche nelle situazioni più estreme e crude. Nessuno poteva rendere così bene una personalità così malata. Incredibile non sia stato almeno nominato agli Oscar come Migliore Attore. Rene Russo è altrettanto perfetta nell'interpretare una donna non più troppo giovane che sta aspettando una svolta. 
Tutto è ineccepibile: dal soggetto alla sceneggiatura (da Oscar. Probabilmente anche più meritevole di quella di Birdman*) dello stesso Gilroy (sceneggiatore, tra l'altro di The Bourne Legacy, diretto da suo fratello Tony) - qui al suo debutto (e che debutto!) dietro la macchina da presa - al montaggio, alla fotografia notturna e come detto, alla regia solida. 
Un film dalle tematiche sempre attuali (trattate più e più volte al cinema, è vero. Da Quinto potere di Lumet a Mad City di Costa-Gavras ad esempio) e realizzato con intelligenza e originalità. Di un cinismo raccapricciante, che riesce perfino a nauseare lo spettatore da quanta verità viene rappresentata. Un vero gioiellino. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 

*Mia recensione

Voto: ****








Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

2 commenti:

  1. Come sempre quando si tratta di un film con Jake Gyllenhaal (a parte Brokeback Mountain, che rimase un po' di più) è entrato e uscito dalle sale alla velocità della luce. Ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima al Festival del Cinema di Roma e poi di nuovo in sala e non posso che concordare sulla tua ottima recensione: il film è strepitoso e Jake Gyllenhaal fenomenale. Non a caso film e attore protagonista sono stati candidati a non so più neanche quanti premi, tranne l'Oscar (uno scandalo, a detta di tutti quelli del settore).

    Unico peccato della visione al cinema (al Festival era in v.o.) è appunto non poterlo ascoltare in lingua originale: il modo di parlare, il tono monocorde di Jake merita un plauso a parte e in certi dialoghi aggiungono ulteriore brivido al suo personaggio.

    Insomma, merita l'acquisto del DVD e la visione in lingua originale, eventualmente con sottotitoli.

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  2. Che invidia! Al cinema dev'essere stato strepitoso.
    Anch'io l'ho visto in versione originale con i sottotitoli (in italiano è inascoltabile. Gyllenhaal ha ancora la stessa voce di dieci anni fa).

    Speriamo venga rivalutato perché è veramente perfetto. Non c'è niente fuori posto, non trovo un difetto che sia uno.

    Grazie per aver lasciato il commento! Apprezzo moltissimo.

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