giovedì 10 luglio 2014

The Conspirator di Robert Redford, un "dietro le quinte" dell'omicidio di Abraham Lincoln, che avrà come accusata di cospirazione una donna. Interessante ricostruzione storica, bella fotografia e ben recitato soprattutto da James McAvoy. Qualche buco di sceneggiatura ma rimane comunque piacevole

Oggi voglio parlarvi di un film piuttosto recente non del tutto entusiasmante ma neanche così male ed interessante soprattutto per la veridicità storica.
Mi riferisco a The Conspirator di Rober Redford.
Ecco la recensione:




The Conspirator di Robert Redford del 2010. Con James McAvoy, Robin Wright, Kevin Kline, Evan Rachel Wood, Justin Long, Alexis Bledel, Tom Wilkinson, Danny Huston, Toby Kebbell, James Badge Dale, Johnny Simmons. (123 min. ca.)
Stati Uniti, 1865, Frederick Aiken (McAvoy), giovane soldato valoroso durante la Guerra Civile, dopo l'assassinio di Abraham Lincoln, diventato avvocato praticante, dovrà difendere l'accusata di cospirazione nell'assassinio del Presidente (per aver aiutato l'attore John Wilkes Booth che ha sparato e gli altri tre ribelli) Mary Surratt (Wright). All'inizio molto scettico e poi convinto dell'ingiustizia nei confronti della donna (la prima condannata all'impiccagione in America), usata come capro espiatorio (al posto del figlio John, rifugiatosi altrove) per chiudere la faccenda al più presto e avere una vendetta, farà di tutto per salvarla. Non ce la farà. Ma la sua vicenda aprì un caso e l'anno successivo la legge stabilì che anche in tempo di guerra gli accusati dovranno essere giudicati da una giuria popolare oltre che da chi governa. 




























Interessante costruzione di un "dietro le quinte" in cui l'omicidio di Lincoln è un pretesto per parlare di giustizia: causa che a Redford sta sempre molto a cuore. Ed è anche una scusa per mostrarci tutte le varie tappe del processo quasi come se fosse un film giudiziario di finzione e non proprio un film tratto da fatti realmente accaduti. Ben diretto, ben recitato - soprattutto dai protagonisti -, ha una sceneggiatura che in molte parti semplifica la trama, omettendo certi fatti e cancellando di colpo dei personaggi: che fine fanno infatti gli amici di Frederick o, ancora meglio, dove sparisce la fidanzata (la carinissima Bledel)? Qualcosa non torna (i film di Redford regista appaiono sempre un po' sottotono).
Nonostante questi difetti è una pellicola piacevole, piena di ritmo e non noiosa (nonostante succeda e ci venga mostrato ben poco), con una bella fotografia e una bell'ambientazione. 
Da vedere (abbinandolo, di seguito, al soporifero Lincoln di Spielberg). Consigliato.


Voto: ***












Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)

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