Mi sto riferendo a Hiroshima mon amour di Alain Resnais.
Ecco la recensione:
Hiroshima mon amour di Alain Resnais del 1959. Con Emmanuelle Riva, Eiji Okada. (90 min. ca.)
Un'attrice
francese (Riva) mentre soggiorna ad Hiroshima per prendere parte ad
un film sulla pace, conosce un architetto giapponese (Okada) e
comincia con lui una relazione clandestina. Gli racconterà del suo
primo amore a Nevers (Francia) e del dolore provato e mai superato
totalmente per la sua uccisione (era tedesco) quasi alla fine della
guerra. Ricomincerà a vivere e non vorrà più tornare in Francia
dal marito.
Film innovativo, fuori dal tempo, spiazzante per le
immagini (anche molto crude dell'inizio con i superstiti della bomba
atomica), ma anche molto passionale ed al contempo delicato, ha il
marchio del regista: tempi dilatati, virtuosismo, ricerca della
perfezione nell'immagine, dialoghi criptici. Emmanuelle Riva è
affascinante, sofferente, magnifica e perfettamente in parte. Si
lascia dirigere da Resnais, è un vero e proprio strumento. Bravo
anche Okada in questo senso.
Un film dolente, girato benissimo, con
un montaggio alternato (e flashback magistrali) con associazioni e l'uso della
voce narrante efficaci. Stupendo il bianco e nero.
Una pellicola
intelligente ed elegante sul potere della memoria, sul superamento
del dolore (della guerra e dell'amore). Magnifico gioiellino.
Un cult
da vedere assolutamente. Consigliatissimo.
Voto: ****1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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