domenica 20 luglio 2014

Femme Fatale di Brian De Palma. Manierismo e citazionismo per un thriller che parla di "doppio" e "voyeurismo" (temi cari al regista) con poca convinzione e tanta confusione. L'eleganza e la classe non bastano. Anche il cast non convince

Oggi voglio parlarvi di un film di qualche anno fa che mi ha deluso: l'ho trovato anche involontariamente ridicolo in alcuni punti, cosa gravissima.
Mi riferisco a Femme Fatale di Brian De Palma.
Ecco la recensione:





Femme Fatale di Brian De Palma del 2002. Con Antonio Banderas, Rebecca Romijn-Stamos, Peter Coyote, Eriq Ebouaney. (114 min. ca.)
Una ladra francese (Romijn) cambierà identità e finirà per sposarsi con un Diplomatico americano. Non tutto però è come sembra. Verrà coinvolto anche un paparazzo/fotografo (Banderas). 























Brian De Palma confeziona un film elegante e affascinante - solo al principio - che però si aggroviglia a causa di una trama troppo complicata e difficile da seguire con scene fini a se stesse (non tanto la famosa scena lesbo nel bagno, quanto quella dei due protagonisti nel pub: telefonatissima e ridicola. Idem per lo spogliarello di lei), dialoghi vuoti e poco incisivi. 
Gli attori non convincono (ahimè, con il doppiaggio poi perdono tantissimo). Moltissime citazioni o riferimenti (De Palma è un cinefilo, si sa. Basti pensare a La fiamma del peccato di Wilder che la protagonista guarda alla tv nei primi due minuti durante i titoli di testa. Dal Lynch di Mulholland Drive - dell'anno precedente - a La donna che visse due volte di Hitchcock (il tema del doppio). 
In tutto questo lo stile del regista si sente e tratta dei temi a lui sempre molto cari: il doppio, appunto, il voyeurismo, l'ambiguità con scene soft porno. Ma è tutto troppo annacquato, pesante e di maniera. Non bastano i continui colpi di scena (stucchevoli) a renderlo un film interessante e nemmeno lontanamente accostabile a Vestito per uccidere o a Omicidio a luci rosse (per citare due dei suoi capolavori o comunque due cult di genere). 
La professionalità c'è, è innegabile, ma nel complesso è un'opera che non funziona. 
Belle le musiche di Ryuichi Sakamoto. 
Da vedere solo per curiosità. 


Voto: **1/2









Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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