venerdì 25 marzo 2016

Vittime di guerra di Brian De Palma, film di guerra/drammatico basato su un fatto realmente accaduto durante la guerra del Vietnam. Regia asciutta con molti momenti toccanti, scene crude e strazianti. Fantastici i due protagonisti Michael J. Fox e Sean Penn

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film di guerra/drammatico diretto da un regista molto amato e considerato. In realtà però a questa pellicola non gli è riconosciuto il valore che merita.
Mi riferisco a Vittime di guerra di Brian De Palma.
Ecco la recensione:





Vittime di guerra (Casualties of War) di Brian De Palma del 1989. Con Michael J. Fox, Sean Penn, Don Harvey, John C. Reilly, John Leguizamo, Thuy Thu Le, Erik King, Jack Gwaltney, Ving Rhames, Dan Martin, Dale Dye, Sam Robards. (113 min. ca.)
Una squadra di militari americani in Vietnam perde un membro del gruppo. Il sergente Tony Meserve (Penn) decide allora di rapire una ragazza vietnamita del villaggio per stuprarla e poi ucciderla. Il soldato Sven Eriksson (Fox), giovane sensibile e un po' idealista, non ci sta (non riesce comunque ad evitare che i fatti accadano), perciò denuncia tutto, facendosi carico delle ritorsioni. Il tempo gli darà ragione: tutto il resto del gruppo sarà processato. 






















Film drammatico/di guerra, dalla storia agghiacciante, tratto dal romanzo omonimo di Daniel Lang e basato su un fatto realmente accaduto nel 1966 (ciò rende la cosa ancor più indigesta). 
Un genere inconsueto per De Palma, che stupisce non solo per la lucidità e la regia asciutta e funzionale, ma anche per il realismo nel raccontare la vicenda. 
L'uso della soggettiva nei momenti cruciali rende il tutto ancora più credibile, fa sentire partecipe lo spettatore, a cui sembrerà di stare lì, osservatore silenzioso (ancora una volta ritroviamo lo stile e la caratteristica "voyeur" del regista. Interessante vedere come possa adattarsi ad un altro contesto a dei toni diversi, non di divertissement, ma estremamente tragici. Non c'è un briciolo di ironia in questa pellicola. Scelta adeguata). Funzionali anche le dissolvenze di montaggio.
Attori migliori non potevano esserci: se Sean Penn è perfetto del sergente pazzoide sempre con la gomma da masticare in bocca, un personaggio sopra le righe, ma efficace. Michael J. Fox, al contrario è credibilissimo in questo dolce ragazzo che sembra trovarsi in quell'ambiente per caso e vorrebbe addirittura diventare amico dei civili vietnamiti. La sua performance è sofferta, molto interiore, misurata, davvero sentita. Da applausi. Bravissimi, anche Don Harvey (altro pazzo), John C. Reilly e John Leguizamo, assolutamente in parte nel ruolo di quello che esegue gli ordini per non sfigurare. Menzione speciale e doverosa per Thuy Thu Le che interpreta Tran Thi Oanh: performance incredibile, toccante. 
Un film che non fa sconti, tutto è mostrato per far capire cosa fosse la guerra del Vietnam, oltre al nocciolo della questione. 
Duro, straziante: ci si arrabbia e si patisce. Ma sono proprio i personaggi di Eriksson e di Tran Thi Oanh o di Eriksson e della ragazza in treno (ad interpretarla sempre Thu Le) a regalare degli attimi di dolcezza (misti a disperazione e arrendevolezza). 
Ogni cosa funziona: paesaggi, i vari ambienti, le scene di guerra a quelle più incentrate sui protagonisti. 
Gran merito anche alla bellissima colonna sonora di Ennio Morricone, mai invadente, ma che accompagna e sottolinea molti momenti con un lietmotiv stupendo: è una musica epica, liturgica, à la John Barry (i fiati e i cori sono sempre riconoscibili. E non solo quelli) e al contempo delicata, che ben si integra ai toni dell'opera. 
Violentissimo, dolente, da strappare il cuore, eppure al contempo bilanciato in tutti gli elementi (l'essere gratuito era un attimo). 
Un gioiellino non dovutamente riconosciuto (Non ha niente da invidiare a un Platoon ad esempio). Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2/****











Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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